La vertenza Pfizer di Catania con i 130 licenziamenti annunciati dalla multinazionale farmaceutica sarà al centro del tavolo convocato stamani, alle ore 10, nei locali della Prefettura etnea alla presenza dell’assessore regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e del Lavoro Antonio Scavone.
Al vertice parteciperanno anche il prefetto Maria Carmela Librizzi, il site manager dello stabilimento Pfizer etneo, Giuseppe Campobasso, i rappresentanti delle segreterie generali regionali, di quelle territoriali e delle segreterie provinciali di categoria. Si partirà dalle posizioni ancora distanti tra lavoratori e società, emerse nel corso dell’esame congiunto avviato martedì scorso in Confindustria, con “l’auspicio che la mediazione della Regione e dell’Ufficio territoriale del Governo possa portare a una prospettiva diversa con il rilancio del sito”.
Nell’attesa della nuova riunione convocata dall’associazione degli industriali e prevista per venerdì 25 alle 15, la federazione nazionale Ugl Chimici ha scritto una lettera al ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, e alla sua vice Alessandra Todde, per chiedere un incontro.
“Il problema oggi non sono più i 130 licenziamenti, programmati dopo il mancato rinnovo del contratto di 80 lavoratori interinali, ma è il futuro imminente dell’intero stabilimento dove operano 660 lavoratori – dicono il segretario territoriale della Ugl, Giovanni Musumeci, e il segretario provinciale della federazione Ugl Chimici, Carmelo Giuffrida -. Senza contare la consistenza dell’indotto.
E’ una situazione che, a nostro avviso, deve essere affrontata nella sua globalità e non con la politica dei tagli progressivi a fronte di una riduzione degli investimenti. Per questo motivo – concludono – confidiamo nell’azione congiunta e coordinata del Mise e della Regione a difesa dell’insediamento industriale di Pfizer a Catania”.