Società

Catania, viaggia in scooter con la rete del materasso, il VIDEO

L’arte di arrangiarsi, in questo i catanesi sono dei maestri indiscussi. Quanti di noi, ogni giorno, trovano difficoltà nel risolvere piccoli eppure fastidiosi problemi domestici.

Pensiamo ad esempio al trasloco. Pagare una ditta autorizzata, oppure affittare un furgone, rimboccarsi le maniche e occuparsi in prima persona del faticoso trasporto.

E invece c’è chi a Catania i problemi quotidiani li risolve senza aguzzare troppo l’ingegno ma comunque ottenendo il risultato. E capita di essere testimoni di questi momenti memorabili, dove cittadini qualunque diventano degli “eroi”.

Abbiamo deciso di raccontarvi e farvi vedere l’ultima avvincente impresa “Made in Catania”, documentata in un video diventato virale sui social.

Succede che in una mattina come tante altre, un uomo si sveglia e decide di disfarsi o di trasferire (questo non è dato saperlo) una rete da materasso, matrimoniale per l’esattezza. E in che modo questa persona potrà compiere l’impresa del trasporto dell’ingombrante rete di ferro con doghe in legno, dimensioni 160×190 cm e pesante almeno 30 chilogrammi?

A mani nude, e caricando la rete in un scooter. Ovviamente.

Se non pensate sia possibile basta guardare il video oppure continuare a leggere sotto, l’ultima parte di questa storia.

La rete frapposta tra il conducente e il manubrio, un intreccio perfetto. Le braccia protese oltre le doghe, le mani arrivano con sicurezza ad afferrare i comandi, freni e acceleratore. Senza casco la testa si muove liberamente e lo sguardo sicuro non viene turbato in alcun modo dall’imponente elemento di ferro e legno.

A far notare la discutibile attività di trasporto sono due persone che a bordo della propria auto hanno incontrato l’eroe etneo e lo hanno filmato mentre era in strada a trasportare una rete del materasso con un motorino.

Difficile trovare le parole giuste, e soprattutto chiedere il motivo di questa peripezia su due ruote a Catania. L’unica cosa da poter dire è stata: “Complimenti lei e bravissimo”.

Alla prossima impresa catanese. Fine.