In queste ultime settimane la cenere vulcanica ha creato numerosi disagi ai viaggiatori che avevano programmato partenze o rientri presso l’aeroporto di Catania. La recente eruzione sta portando agli stessi problemi di qualche settimana fa, con voli cancellati o in ritardo e conseguenti disagi per chi aveva fatto i suoi programmi e che adesso vorrebbe giustamente chiedere un rimborso. Per farlo risulta necessario seguire un preciso regolamento.
Nel regolamento si legge nello specifico che nei casi in cui un volo dovesse essere cancellato o in ritardo per più di 3 ore senza un preavviso di minimo 14 giorni, il passeggero ha diritto ad un risarcimento pecuniario tra i 250€ ed i 600 euro oltre al rimborso del biglietto. In questi casi la somma è soggetta a variazioni che dipendono fondamentalmente dalla distanza della tratta per raggiungere la destinazione (e non dal costo del biglietto). Per ricevere il risarcimento risulta inoltre necessario che la compagnia aerea non proponga un volo alternativo per arrivare alla destinazione finale. Inoltre se il ritardo è inferiore alle 4 ore il risarcimento potrebbe essere dimezzato del 40%.
Dopo aver accertato la cancellazione o il ritardo del volo, per richiedere il rimborso bisogna munirsi dei documenti del viaggio (carta d’imbarco, conferma di prenotazione), ricordare il numero del volo e gli orari sia di partenza che d’arrivo. Infine inoltrare la richiesta di risarcimento sul sito ufficiale dell’aeroporto, che in meno di 24 ore dovrebbe esaminare il caso. È importante conservare anche le ricevute dei pasti e bevande acquistati durante l’attesa in aeroporto a causa della mancata partenza, in modo da poter richiedere anche il rimborso di questi costi aggiuntivi di cui si ha il diritto.
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