Kyllian Mbappè si inventa una magia a un secondo dalla fine e regala meritatamente l’andata degli ottavi di Champions al Paris Saint-Germain. Al Parco dei Principi i padroni di casa battono il Real Madrid per 1-0. Prestazione nulla dei blancos in attacco, salvati solo momentaneamente da Courtois sul rigore parato a Messi.
La prima frazione si svolge quasi interamente nella metà campo difesa dagli ospiti con un predominio territoriale netto a favore di Messi e compagni. Nonostante un fraseggio stretto e ben orchestrato, le occasioni inizialmente non abbondano. Nel primo quarto d’ora Di Maria prova lo squillo calciando lontano da Courtois, il quale invece sul tiro ravvicinato di uno scatenato Mbappè risulta decisivo al minuto 18. Salgono i giri dei parigini con il passare dei minuti, grazie soprattutto alla fascia sinistra dominata dal duo Nuno Mendes-Mbappè. Più in sordina invece Messi che tenta il suo primo tiro (di destro) al 32′, ma la traiettoria finisce abbondantemente a lato. Il Real è spesso in confusione e, come se non bastasse, si ritroverà senza l’ammonito Casemiro nella gara di ritorno vista la precedente diffida. Il primo tempo termina a reti inviolate, con Donnarumma inutilizzato, nel vero senso della parola, sia in fase di possesso che come interventi effettuati. Nella ripresa continua a spingere il Psg, le azioni si susseguono e alla fine arriva l’episodio che potrebbe cambiare la gara: Carvajal stende Mbappè e Orsato non ha dubbi ad assegnare il rigore. Dal dischetto va ovviamente Messi, che meno ovviamente fallisce sul riflesso di Courtois al 62′. Verratti qualche minuto dopo chiede in maniera veemente un altro rigore, dubbio su un calcio di Militao all’italiano. Nel finale entra Neymar che regala ulteriore qualità, ma non ciò che serve per sbloccare il risultato. Mbappè è uno degli ultimi ad arrendersi e al 78′ sfiora il palo da un angolo impossibile. A pochi secondi dal triplice fischio, sempre il fenomeno francese si accende e questa volta punisce Courtois dopo aver saltato un paio di uomini. Esplode il Parco dei Principi, ma ancora tutto aperto per la qualificazione.
Sono bastati 90 minuti al Manchester City per mettere l’ipoteca sulla qualificazione ai quarti di finale di Champions League. All’Estadio Josè Alvalade di Lisbona, gli uomini di Pep Guardiola si sono imposti per 5-0 contro uno Sporting che non ha mai dato fastidio ai campioni d’Inghilterra in carica. Citizens già in vantaggio al 7′ con Mahrez. Joào Cancelo ha fatto filtrare il pallone sulla corsia di sinistra per l’inserimento di Bernardo Silva che ha servito l’assist a centro area verso Foden, il numero 47 inglese ha calciato col mancino trovando la respinta del portiere Adan, De Bruyne si è trovato sulla traiettoria e praticamente dalla linea di fondo ha servito Mahrez che ha insaccato a porta praticamente sguarnita. L’arbitro, che subito non aveva convalidato il gol, ha poi corretto la decisione su assistenza del Var. Altri dieci minuti ed è arrivato il raddoppio del Manchester City con Bernardo Silva: angolo lungo di Mahrez, Matheus Reis non è riuscito a liberare l’area con il suo colpo di testa e il più veloce ad arrivare sul pallone vagante è stato il portoghese ex Benfica e Monaco che di controbalzo ha battuto di sinistro mettendo la palla sotto la traversa. Al 32′ il tris del Manchester sugli sviluppi di un cross rasoterra da destra di Mahrez, pallone che è passato sotto le gambe di Matheus Reis, l’intervento in scivolata di Coates ha favorito Foden che da pochi passi ha battuto ancora Adan. Poker a un minuto dal riposo con Bernardo Silva: servito da Sterling, il classe 1994 ha calciato col mancino, deviazione di Goncalo Inacio e palla ancora in rete. Al 13′ della ripresa quinta e ultima rete del City con Bernardo Silva e Sterling che stavolta si sono scambiati i ruoli: il primo ha servito il secondo che si è trasformato in un perfetto cecchino e con un tiro a giro di destro ha mirato e colpito il bersaglio grosso infilando la palla all’incrocio alla sinistra di Adan.