Società

La crociata italiana al cibo sintetico: come si produce e dov’è legale la carne in provetta

Il Governo ha posto la stretta sulla produzione e sulla commercializzazione dei cibi sintetici nel Paese. La decisione è maturata in occasione dell’ultimo Consiglio dei ministri che si è tenuto nelle scorse ore a Palazzo Chigi, con l’approvazione del disegno di legge presentato dal ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida.

“C’è un rischio di ingiustizia sociale con il cibo sintetico, in una società in cui i ricchi mangiano bene ed i poveri no”, ha dichiarato il titolare del dicastero in occasione della conferenza stampa che si è tenuta al termine del Consiglio dei ministri. Lollobrigida ha sottolineato che “non c’è un atteggiamento persecutorio ma di forte volontà di tutela“.

Cibo sintetico, cosa prevede il ddl

Nel testo vengono vietati alimenti o mangimi costituiti, isolati o prodotti a partire da colture cellulari o da tessuti derivanti da animali vertebrati per l’impiego nella preparazione di alimenti, bevande e mangimi.

Viene inoltre vietata la vendita, l’importazione, la produzione per esportare, somministrare o distribuire i prodotti per il consumo alimentare. A tal proposito, sono previste sanzioni amministrative pecuniarie “da un minimo di euro 10.000 fino a un massimo di euro 60.000, ovvero fino al 10% del fatturato totale annuo realizzato nell’ultimo esercizio chiuso anteriormente all’accertamento della violazione, quando tale importo è superiore a euro 60.000″.

Cibo sintetico, Sammartino: “Scelta sacrosanta”

Soddisfatto della decisione del Governo l’assessore dell’Agricoltura della Regione Siciliana, Luca Sammartino: “Dove c’è un rischio per la salute dei consumatori è doveroso essere intransigenti. L’approvazione del disegno di legge che vieta la commercializzazione degli alimenti e della carne sintetica è una scelta sacrosanta”.

“Al di là della necessaria tutela della filiera alimentare italiana, nella quale spiccano le produzioni d’eccellenza siciliane, risulta incomprensibile pensare di immettere nel mercato prodotti da laboratorio pieni di conservanti e additivi, pericolosi per la salute”.

“Plaudo all’operato del ministro Lollobrigida, che ha dimostrato – come è accaduto anche con le etichette per i prodotti a base di farine di insetti – di avere come priorità la tutela della salute dei consumatori rispetto a logiche meramente commerciali”, conclude Sammartino.

La protesta della Lav: “Governo contro progresso”

La norma adottata dal Governo Meloni ha sollevato però la reazione indignata di ambientalisti e animalisti. Per la Lega anti vivisezione di tratta di “una crociata ideologica, antiscientifica, contro un progresso che invece può mettere insieme necessità umane e rispetto per gli animali”.

“La carne coltivata è un alimento tutt’altro che sintetico o non naturale. È già stata autorizzata in altri Paesi senza alcun problema per la salute umana e sulla quale operano già 107 società in 25 Paesi fra i quali il nostro”, dichiara Gianluca Felicetti, presidente Lav.

“Rappresenta a tutti gli effetti una concreta alternativa agli allevamenti intensivi e alla macellazione, poiché per essere prodotta non richiede la sofferenza e la morte di nessun animale. Quella di Lollobrigida è una crociata peraltro inutile perché la disposizione di autorizzarne o meno il consumo spetta, per decisione condivisa dall’Italia, non al nostro Parlamento ma all’Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare prima, con sede a Parma, e poi alla Commissione di Bruxelles”, conclude Felicetti.

Cibo sintetico, cos’è e come si produce

Il cibo sintetico viene prodotto attraverso il prelievo di cellule tramite biopsia da un animale in vita che viene anestetizzato. In procedimento prevede poi la liberazione delle cellule staminali che hanno la possibilità di proliferare in una soluzione nutritiva all’interno di un bioreattore.

Si procede quindi alla lavorazione delle fibre muscolari per mano di uno scaffold che ha le sembianze di una spugna che trasferisce delle sostanze nutritive, aumentandone il contenuto proteico. Grazie a questo processo, secondo molti, è possibile evitare l’uccisione di numerosi animali per la produzione di alimenti. Grazie a una sola cellula in vitro, infatti, si possono sviluppare anche 10mila chili di carne nel giro di poche settimane.

Cibo sintetico, dov’è legale

Ma dov’è attualmente legale nel mondo la commercializzazione e il consumo di alimenti sintetici? Attualmente, gli unici Paesi che hanno approvato l’autorizzazione sono Singapore e gli Stati Uniti.

In Asia le autorità sanitarie hanno dato l’ok alla vendita di carne di pollo sintetica nel 2020. A novembre 2022, invece, la Food and Drug Administration (Fda), l’ente governativo USA che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici, ha dato il via libera alla produzione carne sintetica anche sul territorio statunitense.