Catania

A Catania arriva il city brand indipendente e disponibile a tutti

Un logo indipendente per Catania, slegato dalle esigenze politiche e dal simbolismo tradizionale che racconta la città. È gratuito e accessibile a tutti coloro – catanesi e non) – che lo sentono proprio, tanto da adottarlo per un’idea commerciale o semplicemente per ricordare Catania di rientro da una vacanza. Non è idea astratta, ma un progetto di design in atto a Catania da quasi due anni e che ha già ottenuto un WOLDA (Worldwide Logo Design Award), premio internazionale riservato a loghi e simboli tra i più prestigiosi del settore. L’idea di city brand per Catania è promosso dal designer Giuseppe “Bob” Liuzzo, professionista catanese e docente IED a Milano con un trascorso estremamente performante negli Stati Uniti.

Giuseppe Liuzzo, da “I Love New York” all’essenza di Catania

Tutti ricordiamo le magliette “I Love New York”. “Negli Stati Uniti – spiega Liuzzo – hanno una vera propensione a sintetizzare i territori, per questo stesso principio la Statua della Libertà diventa uno strumento che trascende la lingua per affermare ‘Amo New York’. Allo stesso modo si può ragionare in maniera universale sulla città di Catania, slegandola dalla sua evidente appartenenza geografica alla Sicilia, per comunicarla nella sua essenza di città unica perché con tante anime”.

Catania è una Barcellona che non ce l’ha ancora fatta. “Catania è una metropoli del Mediterraneo, però è come se ci ‘vergognassimo’ di questo possibile primato e ne è un esempio palese l’evoluzione della città di Barcellona: fino a 60 anni fa aveva le stesse sembianze di Catania, la Spagna era Madrid o Valencia, poi un’operazione di universalità e le Olimpiadi hanno plasmato la metropoli. Catania è inserita nel contenitore Sicilia, ma potrebbe marciare da sola; l’Etna Valley è isola nell’isola. Nel Sud Italia annoveriamo una baraonda di simbologie, ma poche città oggi sono riuscite a costruire un vero city branding”.

Il city brand per una città senza tempo

Il logo indipendente realizzato da Liuzzo è un sistema visivo basato su tre linee e tre colori che, decodificati, rappresentano l’essenza di Catania, tra le più grandi, moderne e attive città di tutta Italia. Dalle geometrie compare l’Etna in nero, la lava in rosso e il mare azzurro. “Le strisce rosse-azzurre sono un sistema grafico che usano tante altre città italiane e infatti in base alle sfumature dei colori possiamo arrivare Taranto o Genova e non solo a Catania. Il logo non ha tratti di design particolari, è realizzato con linee che tutti possono fare. Anche per questo è un’idea per tutti. Io sono un garante, desidero solo che il logo non sia utilizzato per fini illeciti e politici. Questo non vuol dire che l’amministrazione catanese non conosca il City Brand per Catania, l’assessore alla Cultura, Barbara Mirabella, lo conosce bene, ma la stima reciproca non si trasformerà in azioni in comune. L’idea che la politica ha dato di Catania è ancora ancorata al turismo, ma Catania non è solo questo. In città si fa business e il barocco, la Santa, l’arancino sono simboli che un giorno potrebbero anche deperire. Oggi a causa del Covid-19 è perfino scomparso il turismo, così come la parte folkloristica del credo di Sant’Agata. Presentando il logo ho scritto ‘Se tra 100 anni gli alieni spazzassero via l’umanità per abitare la Terra costruendo una nuova società, potranno tenersi questo simbolo così com’è’, ed è chiaramente una provocazione. Serve ad accettare il concetto di ‘timeless‘ – conclude Liuzzo – di una simbologia ‘senza tempo’ perché universale quindi in grado di racchiudere l’essenza del territorio, rendendo duraturo il marchio”.

Attualmente Catania Project è presente sui principali social media, ma soprattutto sta tessendo relazioni con la città tramite i progetti con Katane Basket e 729Beer, birra artigianale nata dall’idea dell’ex calciatore del Catania Marco Biagianti, Laboratorio Siculo e Liquido Beverage & More. Il logo City Brand per Catania è visibile in città da Verso Coffice Catania in via Monserrato, in via San Michele e in via Oberdan da Laboratorio Siculo.