Il Codacons si schiera con i bagnanti multati che lasciano gli ombrelloni in spiaggia. L’associazione, dopo le multe elevate dalla Guardia Costiera e dalla Polizia Locale nei confronti dei cittadini, interviene sottolineando che ritiene le ammende “ridicole e del tutto sbagliate, e deviano l’attenzione dai veri problemi dei litorali italiani“. Il Codacons ribadisce che non è un crimine e nello specifico il presidente, Carlo Rienzi, interviene sulla questione emersa nelle ultime settimane.
“Chi lascia un ombrellone piazzato sulla spiaggia, se non lo fa per profitto, non commette alcun reato e non realizza alcuna occupazione di suolo pubblico – afferma il numero uno dell’associazione -. Questo perché chiunque arrivi su quella stessa spiaggia può utilizzare sdraio, lettini e ombrelloni lasciati da altri utenti, che non rappresentano certo strutture fisse o proprietà private, non obbligano al pagamento di alcuna tariffa per il loro uso e non determinano una forma di abusiva occupazione di spazi demaniali – prosegue Rienzi -. Il reato si configura solo laddove un privato sfrutti abusivamente uno spazio pubblico per trarne profitto, ad esempio installando senza autorizzazione ombrelloni sulla battigia e chiedendo un pagamento gli utenti che vogliono farne uso. Il vero problema delle nostre spiagge è rappresentato semmai da quelle strutture che richiedono ai cittadini il versamento di una tariffa per raggiungere la battigia, malcostume ancora diffusissimo in Italia e vietato dalle leggi vigenti. Ci chiediamo al riguardo quante multe siano state elevate dalla Guardia Costiera verso chi impedisce il libero accesso in battigia – conclude il presidente del Codacons -, e sul caso presenteremo una apposita istanza d’accesso per conoscere l’attività svolta dalle autorità competenti e il numero di sanzioni elevate“.