ROMA – “È il momento che il legislatore si faccia pienamente carico e porti a compimento il percorso necessario sul tema del cognome materno, e quindi della possibilità della scelta di consegnare alla storia in qualche modo il nome delle donne”: è questa la proposta del ministro per le Pari opportunità, Elena Bonetti, che si fa portavoce di una questione “anagrafica” ancora del tutto irrisolta in Italia.
Nel nostro Paese, infatti, il cognome viene assegnato al neonato al momento della dichiarazione di nascita al fine di iscriverlo nel registro comunale dello Stato civile. Stando proprio al comma I dell’articolo 262 del Codice civile, “Il figlio assume il cognome del genitore che per primo lo ha riconosciuto. Se il riconoscimento è stato effettuato contemporaneamente da entrambi i genitori…