Catania

Collettore di Aci Castello, una corsa a ostacoli. “Servono soluzioni immediate”

ACI CASTELLO – Soluzioni immediate che possano, finalmente, sbloccare un’opera fondamentale che il territorio attende da anni. È quanto chiede il sindaco di Acicastello, Carmelo Scandurra, in riferimento al collettore fognario, opera necessaria non solo per rientrare dal procedimento di infrazione avviato ormai da tempo dall’Unione europea, ma soprattutto per liberare il mare dai liquami che anche quest’anno hanno fatto bella mostra davanti a turisti e avventori nostrani.

Ritardi dovuti al problema dei sottoservizi

Anche per questo, il primo cittadino castellese chiede che si intervenga il prima possibile per risolvere una situazione non più accettabile e a prolungati stop e conseguenti ritardi dovuti principalmente al problema dei sottoservizi. Risolto solo in parte. “Mi aspetto che ci siano soluzioni immediate – afferma Scandurra. Quello dei sottoservizi è un problema noto e drammatico – continua: in questi anni mi è sembrato di combattere una battaglia contro i mulini a vento. Per questo ho scritto alla Procura chiedendo l’intervento della Prefettura”.

Aci Castello vive di turismo balneare

Il sindaco Scandurra si è messo al lavoro sin da subito per sollecitare i lavori per il collettore, d’altronde il comune di Aci Castello vive di turismo balneare. Ma poco o nulla può fare poiché la stazione appaltante è la Regione. “Alcuni interventi ci sono stati ma non sono stati risolutivi – prosegue il sindaco: finalmente, il 28 agosto, sono iniziati i lavori in via Antonello Da Messina. Attendiamo ancora l’avvio dei lavori in via Cannizzaro e poi quelli per le altre stazioni di sollevamento. Attendiamo e speriamo che la variante venga approvata”.

Mancano le stazioni di sollevamento

Il primo cittadino si riferisce alla “variante” che chi ha la responsabilità del procedimento ha richiesto per poter realizzare le stazioni di sollevamento mancanti: di 10 totali previste nel progetto, ne sono state realizzare appena 4, una nel territorio di Acireale e l’altra nel territorio di Catania. Delle sei mancanti, ben 5 sono ad Aci Castello. La variante consentirebbe dunque di bypassare il problema della presenza di alcuni sottoservizi che sembra non sia possibile spostare. E se, per alcune cosiddette vasche, è bastato ridurre la dimensione delle stesse – come in quella Scardamiano – per altre occorrerà appunto la variante.

“Mi aspetto che ci siano soluzioni immediate ai problemi – ribadisce Scandurra -. Questo collettore è importantissimo per tutto il territorio, ma occorre che funzioni. Nel frattempo, l’amministrazione comunale ha fatto la propria parte: alla fine della pandemia, abbiamo istituito un pool per controllare l’allaccio degli scarichi fognari delle abitazioni e dei condomini. Ci stiamo preparando. La soluzione però è il completamento, ma soprattutto la messa in funzione del collettore”.