Economia

Assegno unico figli 2022, come richiederlo, importo al mese, chi rischia

L’assegno unico per i figli, misura utile per sostenere la famiglia, sta per scomparire. Almeno così come lo conosciamo, e rischia di essere una botta non da poco per i genitori.

L’assegno unico universale previsto per gennaio, ridisegnerà le buste paga dei lavoratori dipendenti con figli, con l’addio a detrazioni fiscali e assegni al nucleo familiare, che avranno un impatto sullo stipendio mensile dei genitori beneficiari.

Tanto che il Governo sta studiando un passaggio morbido all’assegno unico per evitare che le famiglie si trovino “scoperte”, anche solo per pochi mesi.

I FONDI

I fondi per l’assegno unico ora contenuti nel generico fondo per la riforma fiscale ‘traslocanò stabilmente nel fondo «assegno universale e servizi alla famiglia”: lo prevede la bozza del decreto fiscale, ancora passibile di modifiche, che formalizza, con una norma contabile, l’assegnazione di 6 miliardi aggiuntivi per il nuovo strumento per gli aiuti alla famiglia, assicurando così le risorse necessarie alla sua entrata a regime a partire dal prossimo anno.

L’assegno unico assorbirà gli altri strumenti esistenti, dalle detrazioni per i figli a carico agli attuali assegni familiari, con le relative risorse.

AGEVOLAZIONI ADDIO

Avere il nuovo assegno non sarà automatico nè sempre possibile. Intanto, non ci sarà più l’addebito in busta paga: sarà necessario fare esplicita domanda, presentando l’Isee, e poi bisognerà aspettare l’erogazione da parte dell’Inps. Poi se il vostro indicatore di capacità economica supera i 50mila euro non avrete diritto a niente

L’IMPATTO SULLE BUSTE PAGA

Gli importi saranno modulati in base all’Isee: 175-180 euro a figlio sotto i 15mila euro di Isee (250 dal terzo figlio in poi), che scendono progressivamente fino a 40-50 euro a figlio oltre i 40mila euro di Isee.

Dalle prime anticipazioni sul decreto attuativo, è confermato il superamento delle misure attualmente in vigore. Di conseguenza, l’altro lato della medaglia della riforma riguarderà le buste paga dei dipendenti, su cui i sostituti di imposta ogni mese applicano le detrazioni fiscali per i figli a carico, integrate con gli assegni al nucleo familiare (Anf), misure entrambe destinate ad essere sostituite dal nuovo assegno nel 2022.

IL GOVERNO

«Daremo tutto il tempo necessario – afferma Elena Bonetti, ministra per la Famiglia e le Pari opportunità – per presentare domanda, senza perdere gli arretrati. Accompagneremo la fase di transizione tra le vecchie misure e il nuovo assegno. È una misura storica che aumenta del 50% la spesa pubblica per la famiglia. Introduce uno strumento semplice che tiene conto dei carichi familiari e incentiva il lavoro femminile».

Chi sono i beneficiari dell’assegno

Nella fase transitoria fino al 31 dicembre 2021, l’assegno è destinato a tutti i nuclei familiari che oggi sono esclusi dagli assegni al nucleo familiare. La platea si compone di coloro che, prima dell’introduzione di questa misura, non beneficiavano a differenza dei lavoratori dipendenti, degli assegni al nucleo: una platea molto eterogenea fatta da soggetti inattivi, percettori del reddito di cittadinanza, lavoratori autonomi, ma anche lavoratori dipendenti oggi esclusi dagli assegni al nucleo per ragioni di reddito familiare (livello e composizione).