Caltanissetta

Il Comune di Caltanissetta e l’Ussm insieme per il recupero dei minori

CALTANISSETTA – Offrire a minori e giovani sottoposti a provvedimenti penali un’opportunità di crescita e reinserimento sociale. Con questo intento è stato siglato nei giorni scorsi a Palazzo del Carmine un protocollo d’intesa tra l’Amministrazione comunale e l’Ussm, ovvero l’Ufficio servizi sociali minorile.

Il progetto, volto al recupero e reinserimento sociale dei ragazzi cha hanno avuto disavventure con la giustizia, prevede l’attività di manutenzione del verde cittadino con l’ausilio del personale del Comune. Nell’iniziativa saranno impegnati quattro giovani durante un periodo di un anno, che si alterneranno nelle attività di supporto alla cura delle varie zone della città.

L’attività rientra negli obiettivi dell’Ussm, servizio della giustizia minorile che opera in favore dei ragazzi dell’area penale costruendo con loro e per loro percorsi rieducativi, i quali comprendono quelli di giustizia riparativa. Un’opportunità di cambiamento per i giovani e la comunità locale, chiamata a collaborare per favorire la restituzione indiretta del danno arrecato con azioni inclusive.

Secondo il XII rapporto sulle condizioni di detenzione “Ragazzi dentro. Minori e adulti in carcere” a metà del gennaio 2021, i ragazzi detenuti nei 17 Istituti penali per minorenni presenti sul territorio nazionale erano 281 ovvero il 22% dei 1.276 che vivono in strutture residenziali e il 2,11% dei 13.282 in carico ai servizi della giustizia minorile. Un numero che fa riflettere sull’impegno che bisogna spendere per cercare di recuperali e reinserirli nella società.

Partendo da questa considerazione il sindaco Roberto Gambino, l’assessore ai Lavori pubblici Marcello Frangiamone, il capo dell’Ufficio tecnico Giuseppe Tomasella, la consigliera comunale Angela Caruso e il direttore dell’Ussm Vincenza Roccaro hanno deciso di creare una sinergia d’intenti tra istituzioni del territorio e la piena condivisione degli obiettivi di inclusione sociale e educazione alla legalità insiti nelle attività proposte.

Il progetto individualizzato di “Messa alla prova” a beneficio e tutela del minore portatore di disagio e in condizione di fragilità sarà teso alla fuoriuscita del circuito penale per una maggiore e migliore inclusione sociale. I firmatari del Protocollo d’intesa hanno espresso la volontà di proporre, anche nel futuro, la realizzazione di ulteriori collaborazioni finalizzate alla realizzazione di una “comunità educante”.