SAN CATALDO (CL) – “Siamo convinti che la collaborazione tra istituzioni sia essenziale. Fondamentale. Tutti lavoriamo per migliorare costantemente i servizi che forniamo alla collettività, alla cittadinanza, adoperandosi per il rispetto dei diritti dei cittadini. Per questa ragione, come Amministrazione comunale abbiamo scritto diverse note alla direzione dell’Asp, per chiedere che fine abbia fatto il progetto per il polo oncologico presso l’Ospedale di San Cataldo”. Lo ha detto il sindaco Gioacchino Comparato, facendo il punto sul dialogo avviato con l’Azienda sanitaria provinciale.
Un rapporto complicato, come sottolineato dallo stesso primo cittadino, in particolare in merito ad alcune questione messe in evidenza dall’Esecutivo locale. “Già il 27 aprile scorso – ha evidenziato Comparato – abbiamo inviato una nota alla Direzione generale dell’Azienda sanitaria. In quella nota si chiedeva quale fosse lo stato dell’arte delle gare e quelle relative alla delibera succitata, oltre a chiedere quale sia il cronoprogramma relativamente al completamento del progetto Oncology care. Tutto ciò, specialmente, alla luce delle preoccupazioni che accompagnano i sancataldesi circa il futuro del nostro ospedale, a cui la cittadinanza tiene in maniera particolare”.
Il sindaco di San Cataldo ha rimarcato l’importanza dell’ospedale Raimondi per la salute dei sancataldesi, e dei cittadini dei centri limitrofi. “Questa Amministrazione – ha detto – si è fatta portavoce delle segnalazioni provenienti dai nostri concittadini, trasmettendo nota all’Asp con cui si chiedeva un incontro al fine di discutere come potenziare i servizi forniti. A distanza di mesi, purtroppo, devo prendere atto del silenzio dell’Asp e dei suoi vertici. Non una comunicazione, non una risposta. Per questa ragione torniamo a chiedere pubblicamente a che punto sia il Polo oncologico dell’Ospedale di San Cataldo. Una domanda lecita che richiede una risposta urgente. E ancora, come possiamo potenziare i servizi resi dall’Ospedale Sant’Elia, soprattutto nel Pronto soccorso, nelle prenotazioni e nelle liste di attesa. Anche questa mi sembra una domanda lecita”.
“L’intento – ha concluso Comparato – non è di certo quello di fare polemica, ma credo sia indispensabile sapere quale sia il destino dell’Ospedale di San Cataldo, in breve credo sia indispensabile conoscere il cronoprogramma della realizzazione del Polo oncologico”.