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Comuni commissariati, nel Sud è boom, la Sicilia è terza

PALERMO – È boom di comuni commissariati in Italia soprattutto al Sud, con la Sicilia che si piazza al terzo posto dopo Calabria e Campania.

È quanto emerge dal Censimento permanente delle Istituzioni pubbliche 2017 a cura dell’Istat. A fine 2017 in Italia sono 154 i comuni con a capo un commissario straordinario, di cui il 53,2% nel Sud del Paese e il 16,9% nelle Isole. Il fenomeno dei commissariamenti in Italia ha registrato un aumento del 23,2% tra 2015 e 2017, per via dell’aumento del numero di comuni sottoposti a procedura straordinaria nel Mezzogiorno.

A fine 2017 risultavano 27 commissariamenti in Calabria, quindi la Campania con 25 e infine la Sicilia con 18, a cui si deve aggiungere il recentissimo commissariamento di Mezzojuso, comune in provincia di Palermo, grazie anche alla campagna mediatica del conduttore televisivo Massimo Giletti difesa delle sorelle Napoli, proprietarie terriere più volte minacciate dalla mafia.

Nel rapporto si parla anche dell’utilizzo del Web per la gestione dei dati e l’erogazione dei servizi, campo in cui i comuni risultano in lieve ritardo. Sono invece le Università pubbliche a presentare un livello di digitalizzazione più ampio e completo rispetto alle diverse tecnologie: tutte o quasi tutte utilizzano il web o i social media (rispettivamente il 100% e il 97,2%).

A livello territoriale, non si rilevano differenze significative nell’utilizzo delle tecnologie web: 86,6% di utilizzo al Sud, al 90,1% nel Nord-est. Aumenta l’occupazione (+1,1%) con 3.516.461 unità di personale in tutta Italia. Le donne nella pubblica amministrazione sono 2 milioni e rappresentano la componente maggioritaria, 56,9%. La più elevata presenza di donne si registra nel Sistema sanitario nazionale (Ssn) con il 65,9%, il valore più basso nelle Regioni (48,3%) e nelle Università pubbliche (49,6%).