RAGUSA – Buona parte del territorio della provincia è direttamente coinvolto dalla bruciatura della plastica dismessa dalle serre, e dagli scarti di produzione, con tutti i rischi che ne derivano per la salute.
Fumarole: un fenomeno annoso che va risolto per salvaguardare la salubrità dell’aria, per il benessere di cittadini e ambiente, e per garantire lo sviluppo turistico del territorio.
Nei giorni scorsi, si è svolto l’ennesimo Tavolo tecnico istituito per scovare soluzioni efficienti. Il sindaco di Vittoria, Francesco Aiello ha chiamato a raccolta i sindaci iblei per avviare percorsi condivisi e trovare insieme delle soluzioni. A rispondere alla convocazione a Palazzo Iacono sono stati i comuni di Acate con il sindaco Giovanni Di Natale, Santa Croce Camerina con il sindaco Giovanni Barone, Scicli con il vicesindaco Bruno Mirabella, Ispica con l’assessore all’Ambiente Paolo Monaca e il consulente alle Politiche ambientali Francesco Fratantonio.
Hanno partecipato anche gli assessori allo Sviluppo economico, Anastasia Licitra, l’assessore per le Politiche ambientali, Francesca Corbino e Giuseppe Fiorellini assessore per le Politiche del lavoro. Presente anche Giampaolo Sardo esperto del Comune di Vittoria per la politica energetica e ambientale.
“Per questa delicata questione in passato è stato fatto poco o nulla – ha detto il sindaco Aiello -. Adesso bisogna reagire facendo rete e unendo gli sforzi di ogni singolo territorio. Insieme dobbiamo lavorare per perseguire degli obiettivi comuni da realizzare con soluzioni a breve e medio termine. L’estate è alle porte e non possiamo farci trovare impreparati”.
Nel corso dell’incontro si è discussa della possibilità di creare dei centri di stoccaggio nei vari territori, ipotesi avanzata dal sindaco Aiello e condivisa dai presenti.
“Una soluzione potrebbe essere quella di realizzare dei centri di stoccaggio – ha continuato Aiello – dove far convogliare la fratta delle serre. Un centro che sia controllato e ben funzionante e potremmo anche pensare di agevolare questo passaggio per gli operatori agricoli, dalle serre al centro di stoccaggio. Io avrei già individuato anche un’area dove far sorgere un centro di stoccaggio. Un sito sequestrato alla mafia che tornerebbe funzionale a disposizione della collettività. L’obiettivo è anche quello di spiegare all’opinione pubblica il progetto che insieme vogliamo portare avanti per il bene dei nostri territori”.
Durante l’incontro, ogni rappresentante dei Comuni presente ha portato la propria esperienza nel contrasto alle fumarole. Il Comune di Scicli, da qualche tempo, ha messo in campo anche i droni per scovare chi compie azioni criminose ai danni dell’ambiente.
La riunione è servita a fare chiarezza su un fenomeno devastante per il territorio ibleo. Adesso si spera che, una volta per tutte, si possa sconfiggere il doloroso flagello delle fumarole che frena inesorabilmente l’avanzare dell’economia e il miglioramento della qualità della vita.
Biagio Tinghino