Negli ultimi anni la Pubblica amministrazione è alla ricerca di profili sempre più specializzati, ragion per cui in molti concorsi pubblici è richiesta espressamente la laurea per partecipare.
Tuttavia, però, esistono ancora diversi concorsi pubblici per diplomati, alcuni dei quali consentono di guadagnare cifre non troppo distanti da quelle riconosciute ai laureati. Posto fisso e ottimi stipendi, quindi, sono ancora possibili per chi ha solamente il diploma, basta prepararsi in modo approfondito e sperare di ottenere un punteggio sufficiente per rientrare nelle posizioni utili della graduatoria.
Ma quali sono i concorsi per diplomati con cui si guadagna di più? Ecco un elenco
Ancora oggi per chi ha il diploma ci sono ottime possibilità di intraprendere una carriera nelle Forze Armate e di Polizia. Pensiamo ad esempio alla Polizia di Stato, dove il diploma è richiesto tanto per i concorsi di agenti quanto per quelli come ispettore: ed è specialmente a questo ruolo che si vuole guardare per guadagnare di più, in quanto all’ingresso è previsto uno stipendio netto di 1.500 euro, con una crescita che, in base ad anzianità e promozioni, può portare anche al raggiungimento dei 3.000 euro.
Lo stesso vale per gli altri corpi: ad esempio, nell’Arma dei Carabinieri e nelle altre Forze Armate bisogna aspirare al concorso come Marescialli, così da entrare in un grado apicale già più avanzato con stipendi più alti.
Ovviamente questi concorsi sono anche più complicati da superare, anche perché solitamente presentano meno posti rispetto a quelli previsti per il reclutamento nei gradi iniziali, oltre a prevedere un’elevata partecipazione da parte dei laureati.
Altri concorsi che si possono fare da diplomati con l’obiettivo di guadagnare più soldi sono quelli che consentono di lavorare in Parlamento. Nonostante l’importanza dell’istituzione, alla quale è commisurato anche lo stipendio riconosciuto dal momento che chi lavora alla Camera o al Senato solitamente è tra i dipendenti pubblici che guadagnano di più, non bisogna pensare che ci siano solamente posti di lavoro riservati ai laureati.
Anzi, a molti ruoli si può concorrere anche da diplomato. Emblematico il caso dell’assistente parlamentare, per il quale è sufficiente il diploma di scuola secondaria di secondo grado, con un guadagno annuo lordo di 35.232,79 euro all’ingresso (circa 1.950 euro netti al mese) ma con la possibilità di arrivare a superare i 100.000 euro lordi l’anno verso fine carriera.
Tolte Camera e Senato, sono i concorsi per lavorare nei ministeri a garantire le migliori opportunità di guadagno. Basti pensare che per un assistente – appartenente quindi alla seconda area professionale – impiegato in un ministero si parte da uno stipendio annuo lordo di 22.813 euro, quindi poco più di 1.500 euro netti già all’ingresso, considerando poi altre indennità specifiche e la possibilità di incrementare il guadagno facendo straordinari.
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