Economia

Concorsi pubblici, quote rosa e novità nelle PA: cosa prevede il nuovo regolamento

Dopo oltre 28 anni cambiano le regole per l’accesso agli impieghi e le modalità di svolgimento dei concorsi pubblici. Parole d’ordine, digitalizzazione, semplificazione, parità d’accesso ed equilibrio di genere. In questa maniera si vogliono superare le situazioni di svantaggio, con l’obiettivo di garantire la massima partecipazione ai concorsi e trasparenza nelle procedure.

Ci saranno le quote rosa. Nei bandi dovrà essere indicato, per ciascuna delle qualifiche messe a concorso, la percentuale di rappresentatività dei generi nell’amministrazione che promuove la selezione. E qualora il differenziale tra i generi sia superiore al 30% scatterà la riserva di posti a favore del genere meno rappresentato. Le quote rosa non scatteranno se il gender gap è pari o superiore al 30% nelle domande di partecipazione presentate.

Le novità

Ecco tutte le novità. Aggiornata e semplificata la disciplina in materia di accesso agli impieghi delle pubbliche amministrazioni. Viene adeguata alle riforme introdotte nel pubblico impiego e a quelle di efficientamento, digitalizzazione, velocizzazione e razionalizzazione nello svolgimento delle procedure concorsuali.
Altra novità. Digitalizzazione delle procedure in tutte le fasi di concorso, eliminando per sempre “carta e penna”. Accesso alla procedura, svolgimento delle prove, nomina delle commissioni, pubblicazione delle comunicazioni, svolgimento dei concorsi unici, assunzione in servizio.

In questo modo si completa il processo di riforma del reclutamento avviato con i Decreti legge 44/2021, 80/2021 e 36/2022. E viene garantita piena coerenza delle procedure con le innovazioni introdotte con il portale “InPA”. Dal 1° luglio scorso, infatti, le amministrazioni centrali e le autorità indipendenti possono pubblicare i propri bandi di concorso su InPA, per le assunzioni di personale a tempo indeterminato e determinato. Dal 1° novembre 2022, invece, la pubblicazione sul portale InPA diventerà obbligatoria. Inoltre sarà estesa anche a Regioni ed enti locali, mentre dall’anno prossimo non sarà più obbligatorio pubblicare i bandi in Gazzetta Ufficiale.
Nuove e concrete misure a tutela della parità di genere e dei soggetti in situazioni di svantaggio in attuazione del Dl 36/2022. Queste misure sono finalizzate alla rimozione degli ostacoli alla partecipazione ai concorsi per le donne in gravidanza o allattamento e per coloro che si trovino in situazioni di svantaggio (Dsa).
Altra novità prevede la rimodulazione dei meccanismi di riserva e dei titoli di preferenza rispetto al nuovo contesto e alla salvaguardia della parità di genere. Valorizzata l’appartenenza al genere meno rappresentato nell’amministrazione in relazione alla qualifica per la quale il candidato ha partecipato. Infine, abrogazione delle norme obsolete o incompatibili con la riforma del reclutamento.