Non ci stanno, ancora una volta, e non gettano la spugna di fronte all’ennesimo tentativo da parte della Regione Siciliana di avviare nuovi concorsi, dimenticandosi totalmente dei dipendenti delle categorie A e B. Ecco la nuova nota del Confsal-Crab, il sindacato che tutela i soli dipendenti delle categorie A e B del comparto non dirigenziale della Regione Siciliana, indirizzata al presidente Nello Musumeci. Il sindacato, come precisa la nota, non è contrario alla pubblicazione di nuovi concorsi ma chiede, per l’ennesima volta, che venga riqualificato il personale delle categorie più basse.
“Caro Presidente, come dice Lei nel suo spot elettorale per essere riconfermato alla guida di questa terra, che non sarà mai più bellissima ma sicuramente è sempre più buttanissima, visto il suo ascarismo politico e dei suoi alleati, Confsal-Crab non si rassegna e ripropone la riqualificazione del personale del comparto non dirigenziale esecrando i suoi ultimi slogan su quanto abbiate fatto per la Sicilia e i siciliani.
Per il personale delle categorie più basse, al limite del reddito di cittadinanza, che ha svolto mansioni superiori, in nero, da più di vent’anni, non avete previsto niente se non dei concorsi che non serviranno a risolvere la situazione all’interno dell’amministrazione ma creeranno delle nuove discrasie tra il personale interno. Discrasie che sono state colmate, sino ad oggi, dalle categorie A e B del comparto non dirigenziale che con spirito di abnegazione e con sacrifici notevoli sono state, sempre lì, a rattoppare le deficienze dei colleghi più anziani di cui l’amministrazione si è dimenticata di formare nel tempo.
A questo punto ci sorge una domanda spontanea: se con i concorsi si vogliono rafforzare i CPI per il discorso del reddito di cittadinanza attivo già da due anni, chi ha svolto questo lavoro in questo lasso di tempo?
Ribadiamo – continua la nota indirizzata al presidente Musumeci – che non siamo contrari ai nuovi concorsi che sono stati banditi ma, prima di immettere nuove leve, bisogna attuare quella riclassificazione che la commissione paritetica doveva concludere entro settembre 2019 come era stato scritto nell’ultimo contratto vigente CCRL 2016-2018 e che non è stata mai fatta. Non vogliamo sapere di chi è la colpa, dei sindacati dice la politica e della politica dicono i sindacati, ma non vogliamo pagare più lo scotto, è da più di vent’anni che lo paghiamo, esattamente da quando ci avete demansionato per relegarci al palo delle basse qualifiche.
Il Confsal-Crab informa costoro che ad oggi la normativa nazionale per risolvere la questione, naturalmente prima di avviare i concorsi, esiste. Basterebbe applicare il D.L. 80/2021: “Misure urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle Pubbliche Amministrazioni funzionale all’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per l’efficienza della giustizia”.
Questo decreto rafforza la capacità amministrativa delle pubbliche amministrazioni attraverso misure speciali per il reclutamento e modifiche legislative per l’accesso alle aree funzionali dei comparti e all’area della dirigenza, prevedendo nuove modalità di progressione verticale fra le aree riservate al personale interno e nuovi criteri per le progressioni orizzontali. Invitiamo, dunque, la F.P. di sollecitare gli uffici dell’Aran, ente che a chiamarlo “cosa inutile” farebbe pubblicità a Ficarra e Picone per la loro serie tv, ad attivare immediatamente le procedure per il rinnovo del contratto.
Tant’è vero che nello Stato con il rinnovo contrattuale questa problematica si è risolta, in Sicilia l’Assessore alla F.P. dà le direttive all’Aran, ente catatonico, per il nuovo CCRL ma non in tempi brevi. Procedura, che se accelerata, darebbe a migliaia di dipendenti il giusto riconoscimento atteso da anni. Tutto ciò è passato in fanteria come si suol dire, è più importante riempirsi la bocca e fare propagandismo politico con l’assunzione di nuove leve in Sicilia poichè le elezioni si avvicinano, giusto il tempo di espletare i concorsi.
Esortiamo tutti i politici a smetterla di fare campagna elettorale e a pensare ai veri bisogni della gente e ai sindacalisti maggioritari di non fare finta che non stia succedendo niente. Chiediamo, per l’ennesima volta, agli iscritti e a tutti i colleghi che aspettano da anni l’agognata riqualificazione ad astenersi dallo svolgere mansioni superiori in segno di protesta per far accelerare le procedure del rinnovo contrattuale, tanto arriveranno a breve i 24 assunti dalla Protezione Civile con concorso semestrale rinnovabile, gli 83 esperti del PNRR, e, dopo i concorsi, i 1024 dei CPI, i 100 funzionari e le 46 guardie forestali a cui dovrete insegnare il mestiere di impiegati.
In ultimo vogliamo ricordare ai colleghi delle fasce A e B che, se non cambierà nulla, ci ritroveremo con una pensione di circa 600 € mensili, al limite della soglia di povertà. Il Confsal-Crab sta facendo valutare da parte dei propri legali se ci siano gli estremi per il blocco di questi concorsi soprattutto per tutelare i colleghi dei CPI che saranno sostituiti dalle nuove leve”.