RAGUSA – Una serie di circostanze, in primis la prematura morte del dottor Piero Iemmolo, hanno messo a dura prova il reparto di Chirurgia dell’ospedale Maggiore di Modica. Per qualche giorno, infatti, il servizio medico è stato sospeso durante le ore notturne, con gravi problemi quindi per le emergenze sanitarie arrivate dalle 20 alle 8.
I pazienti in questione, infatti, sono stati “dirottati” all’ospedale Giovanni Paolo II di Ragusa. “La decisione – hanno sottolineato dall’Asp – è volta a tutelare gli utenti perché l’organico del reparto è sottodimensionato a causa della morte di uno dei chirurghi in un incidente stradale, mentre un altro medico risulta essere in malattia a causa di un infortunio. Di 5 unità, quindi, ne restano in servizio solo 3 e non possono garantire la turnazione h24”.
Di questo argomento e di altri temi importanti si è discusso intanto in una conferenza dei sindaci, convocata dal sindaco Peppe Cassì, su richiesta formale del sindaco di Pozzallo Roberto Ammatuna, in merito alla carenza del personale sanitario in tutti i comuni della provincia, soprattutto a Modica.
A delineare il quadro complessivo dello stato attuale degli organici è stato il direttore generale dell’Asp Angelo Aliquò che ha evidenziato le maggiori criticità nei Pte, nei Pronto Soccorso, nei reparti di anestesia e rianimazione, ortopedia, pediatria. Ad esempio, il dato relativo alla presenza di personale nei Pronto Soccorso e nei Pte di Modica è di 7 unità rispetto alle 14 previste e così anche a Vittoria, a Ragusa sono 9 a fronte delle 14 previste, a Comiso sono 4, a Scicli 3, a Chiaramonte 3.
I medici del Pte hanno un incarico di 168 ore al mese, ma alcuni di essi ne svolgono 260 per garantire la copertura del servizio in Pte, nelle ambulanze del 118 e nei Pronto Soccorso del territorio provinciale. Il manager Aliquò ha sottolineato che l’Asp di Ragusa ha messo “in campo tutti gli strumenti possibili per reperire altro personale medico, come bandi di concorso, incarichi, richieste di mobilità che finora non hanno prodotto risultati adeguati a coprire i vuoti nelle piante organiche, anche perché le difficoltà di reperire e mantenere personale medico è comune in tutte le realtà del territorio nazionale. Abbiamo prodotto un report di tutti gli indicatori e li abbiamo comparati con quelli delle altre aziende sanitarie siciliane – ha riferito Aliquò – e possiamo dire che, malgrado le nostre criticità – gli ospedali di Ragusa e Vittoria sono sempre ai primi posti, con Modica che si difende abbastanza bene, certo non è consolante, ma questo è il dato”.
Due le decisioni prese nel corso dell’incontro: stilare un documento in cui rappresentare le criticità comune per comune e chiedere un incontro con l’assessore regionale della Salute, Ruggero Razza, per ricercare soluzioni di potenziamento degli organici e scongiurare un aggravamento nel prossimo futuro di un quadro già di per sé compromesso.