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Caro energia, Bonomi: “Servono interventi, è questione di sicurezza nazionale”

Carlo Bonomi, presidente di Confindustria, lancia un appello al prossimo Governo e chiede un intervento immediato a favore delle imprese, la cui attività è a rischio a causa del caro energia.

Nel corso di un’intervista al TG1, il presidente di Confindustria ha anche sottolineato come – a causa dei rincari, soprattutto nel settore energetico – siano in pericolo centinaia di migliaia di posti di lavoro in tutta Italia. Senza un intervento immediato, quindi, la sopravvivenza dell’intero settore industriale potrebbe essere a rischio e questo comporterebbe un aumento dei disordini sociali da nord a sud.

Bonomi: “Emergenza caro energia, servono interventi”

“C’è un’emergenza che è quella del costo energetico. Le risorse non sono infinite. Noi chiediamo di concentrarle a difesa di imprese e famiglie perché sono a rischio migliaia di imprese, centinaia di migliaia di posti di lavoro e vuol dire reddito delle famiglie”. Queste le parole di Carlo Bonomi durante il suo intervento al TG1.

“Senza industria non c’è Italia”, ha aggiunto il presidente di Confindustria. Intervenire subito – con le poche risorse disponibili – a favore delle imprese, per Bonomi, è “una questione di sicurezza nazionale“.

Europa, “due pesi e due misure”

Per quanto riguarda la lotta contro il caro energia, c’è tanto lavoro da fare. Non solo in Italia, ma anche all’estero. La guerra e le sanzioni alla Russia hanno comportato una carenza di materie prime e un aumento a dir poco incredibile dei prezzi. Vale per il gas e i carburanti, ma anche per alcuni prodotti alimentari di non poco conto (come il grano).

L’Eurozona è in difficoltà e – secondo uno studio recente di Fitch – perfino a rischio recessione nel 2023. All’Italia, già messa a dura prova dalla pandemia, serve operare in sinergia con l’Europa per trovare soluzioni efficaci a un problema comune. Proprio tra pochi giorni si prevede un vertice a Praga e tutti i cittadini europei si attendono finalmente un Piano Ue sui prezzi.

A tal proposito, Bonomi commenta: “L’Europa non ha avuto una politica energetica in questi anni e colpisce il fatto che si abbia una politica con due pesi e due misure. Quando si parla di condivisione e solidarietà si ha la condivisione sulle sanzioni, ma non la solidarietà sugli effetti”.

“Questo ci preoccupa molto perché vuol dire incidere in maniera asimmetrica su imprese e famiglie europee e soprattutto mettere a rischio anche quella che è un’idea di Europa unita” ha concluso Bonomi.

Immagine di repertorio