PALERMO – “Sulle infrastrutture non ci ascoltano, hanno altre priorità. Voi scrivetelo così, può darsi che qualcuno ci creda e facciamo un favore al Paese”.
Il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, è intervenuto ieri a Palermo, a margine del convegno “Noi, il Mediterraneo” organizzato dall’Autorità di sistema portuale del mare di Sicilia occidentale a Villa Tasca.
“Non abbiamo – ha continuato Boccia – nel nostro Paese la sensibilità della questione temporale, in quanto tempo facciamo le cose che diciamo, in quanto tempo usiamo le risorse a disposizione per realizzare le infrastrutture: quindi occorre andare oltre la legge di bilancio e fare una grande operazione cosiddetta anti-ciclica, investire sulle infrastrutture con risorse già stanziate che abbiamo, perché questo significherebbe per tutte le industrie del Paese di essere competitive oltre i cancelli delle proprie fabbriche”.
Il numero uno degli industriali lamenta il fatto che la politica tenda a concentrarsi su aspetti che non sono le priorità del Paese. “Dobbiamo tornare a respirare economia reale e farla diventare la priorità dell’Italia”, ha ribadito nel suo intervento.
L’auspicio di Boccia è che l’Italia respinga l’idea di sentirsi “periferia dell’Europa”, concentrandosi invece sul suo ruolo cerniera tra Europa e Mediterraneo. “La centralità del porto a questo punto diventa determinante per il Paese e la regione. È un’idea di Mezzogiorno rilevante che non è periferia di alcunché e che vuole reagire e quando vuole fa cose buone”.