Impresa, Vincenzo Boccia, "Catania è l'Industria nel Sud" - QdS

Impresa, Vincenzo Boccia, “Catania è l’Industria nel Sud”

Marco Carlino

Impresa, Vincenzo Boccia, “Catania è l’Industria nel Sud”

martedì 24 Settembre 2019

Per il presidente di Confindustria, la città etnea"Possiede potenzialità incredibili ed è da qui che il Mezzogiorno e tutto il Paese devono ripartire". Il presidente della regione Musumeci parla di "sburocratizzazione"

“Ripartire sciogliendo il nodo infrastrutturale”. Questo è il messaggio che ha inviato il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, intervenuto alla 93^ assemblea generale dei soci di Confindustria Catania intitolata “Catania direzione futuro: innovare, investire, crescere” svoltasi nella Aat- Oranfresh.

“Catania – ha detto – rappresenta l’industria nel Mezzogiorno. Possiede potenzialità incredibili e ha nella questione turistica e industriale i suoi pilastri. È da qui che la città, il Sud e tutto il Paese devono ripartire”.

Per farlo è necessario puntare sulle nuove generazioni, invertendo il trend di quei sessantamila giovani che lasciano il Mezzogiorno per andare al Nord o all’estero. In ogni caso, quello delle infrastrutture resta il nodo fondamentale. “Bisogna risolvere questo problema – ha affermato Boccia – e per farlo occorre andare oltre il decreto Sblocca cantieri. Le risorse le abbiamo già stanziate e non attengono al deficit ordinario e non incrementano il debito. Dobbiamo accelerare e reagire e oggi quanto mai il fattore tempo è importante. Occorre inoltre potenziare il fondo di garanzia nazionale e agire sul cuneo fiscale”.

A dare il via ai lavori dell’assemblea è stato Salvatore Torrisi, amministratore unico di Aat SpA–Oranfresh, il quale ha auspicato che “le attività imprenditoriali possano crescere e svilupparsi e dare occupazione infondendo speranza alle generazioni future”.

Sono intervenuti poi il presidente della Regione, Nello Musumeci e il sindaco di Catania Salvo Pogliese, i quali hanno incentrato il proprio intervento sulla cosiddetta “sburocratizzazione”, considerata da entrambi un passaggio essenziale per il rilancio della Sicilia.

“La vera ricchezza – ha affermato Musumeci – si chiama impresa. Quella crea realmente occupazione e lavoro e abbiamo dunque voluto rilanciarla attraverso l’accelerazione della spesa pubblica e agli incentivi alle aziende, soprattutto quelle piccole e medie, che costituiscono il tessuto imprenditoriale di quest’Isola. Sono stati stanziati dalla Regione 54 milioni di interventi per infrastrutture nelle aree industriali, al fine di rendere queste ultime adeguate. Alle associazioni industriali abbiamo chiesto soltanto di fornirci i progetti e saranno subito realizzati”.

“Mafia, rassegnazione e burocrazia – ha concluso Musumeci con un pizzico di amarezza – sono i nemici storici dell’impresa, in Sicilia in particolare. Forse delle tre riusciremo a sconfiggere la mafia”.

A nome delle imprese siciliane e catanesi in particolare ha poi parlato Antonello Biriaco, presidente di Confindustria Catania. “La Sicilia – ha detto – è un’Isola seduta su un tesoretto. Le risorse ci sono, ma nonostante i buoni propositi tutto procede a rilento o addirittura stenta a partire. Sono più di 160 le opere incompiute in Sicilia per un totale di quasi 500 milioni di euro non investiti. Questo è il triste primato di questa terra”.

“Per competere – ha aggiunto – dobbiamo innovare e rispondere all’appello dei mercati internazionali con una dotazione di strumenti idonei, efficienza amministrativa, ruolo del credito a sostegno dello sviluppo e offerta formativa”.

E, ovviamente, infrastrutture: “Su questo aspetto – ha concluso il presidente di Confindustria Catania – è fondamentale il ruolo dell’Europa, che deve vigilare per evitare di perdere i fondi strutturali”.

Poco prima dell’intervento di Boccia, si è svolta la tavola rotonda dal titolo “Il valore del territorio” alla quale hanno preso parte Aldo Berlinguer, professore ordinario presso l’Università di Cagliari, Francesco Tornatore, presidente Ntet Spa, Massimo Sabatini, direttore Politiche regionali e Coesione territoriale di Confindustria e Pierluigi Monceri, responsabile direzione regionale Lazio, Sardegna e Sicilia di Intesa Sanpaolo. Si è discusso ampiamente di Zes, turismo come risorsa di punta di determinate aree e industria manifatturiera.

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