MESSINA – “Sarà, il mio, un incarico a tempo e non sarò super partes perché voterò”. Ha esordito in questo modo Cateno De Luca che, come previsto, nella prima seduta di Consiglio comunale è stato eletto presidente.
Quello che probabilmente non era previsto è che oltre ai venti consiglieri eletti nelle fila delle liste a sostegno di Federico Basile, a votare per l’ex sindaco fossero anche due consiglieri del centrodestra e una del centrosinistra. Nicoletta D’Angelo, unica eletta in Forza Italia, Ugo Zante del gruppo “Ora Sicilia” e Concetta Buonocore di “De Domenico sindaco” sono di fatto passati nella maggioranza. Anzi, a mezz’ora dall’insediamento Buonocore ha dichiarato di volere lasciare le fila del centrosinistra, che rimane così con tre consiglieri, per inaugurare il Gruppo misto.
Di queste defezioni si vociferava in realtà già da un po’ e rispecchiano le dinamiche che hanno caratterizzato la compilazione delle liste e la scelta delle candidature nel centrodestra e centrosinistra, tra malumori e rimostranze da cui ha saputo trarre vantaggio la macchina elettorale di De Luca.
L’ex sindaco in Aula ha tenuto ovviamente la scena e nella sua mezz’ora di discorso, oltre a esprimere soddisfazione per l’elezione del sindaco Federico Basile, suo prescelto a succedergli, e per la continuità amministrativa che garantirà con una Giunta riconfermata in blocco, ha parlato anche del suo impegno nei prossimi mesi per la corsa alla Presidenza della Regione. Diventare sindaco di Sicilia è il suo obiettivo adesso e in questa impresa ha chiesto alla città un sostegno convinto.
Ha parlato anche in veste di ex sindaco ricordando i risultati raggiunti e sottolineando che ci sarà una fase transitoria di passaggio di consegne. Per Messina, ha detto, è questa una fase politica nuova, con un esempio unico di monocolore che governerà da solo con i due schieramenti di centrodestra e centrosinistra messi praticamente ai margini.
Intanto, da presidente del Consiglio ha annunciato alcuni cambiamenti nei meccanismi che governano i lavori d’Aula. Riflettori puntati già sul regolamento, secondo De Luca da modificare per “rendere più trasparenti le azioni dei consiglieri, che non devono nascondersi più dietro l’astensione. Quest’ultima vale come voto contrario, perché si ha il coraggio di dire ‘Si’ o ‘No’ a un provvedimento. Bisogna avere posizioni chiare, schierarsi nel rispetto dei cittadini che hanno votato”.
Con una maggioranza così ampia l’Amministrazione comunale non dovrebbe avere ostacoli per realizzare qualsiasi progetto decida di portare avanti: niente più scuse per proseguire in tempi celeri con il programma presentato in campagna elettorale. Certo, c’è sempre la variabile Regione, quella che più volte De Luca ha evocato come ostacolo ai suoi programmi di cambiamento, con autorizzazioni non date o bloccate. Ma su molte cose si potrà andare avanti.
“C’è una pianificazione urbanistica e strategica da rivedere – ha detto De Luca – sono atti di programmazione fondamentali per la città, presupposto per ottenere importanti finanziamenti. Nella precedente legislatura non c’erano le condizioni, oggi finalmente si potranno fare”.
Malgrado gli impegni della campagna elettorale, il presidente ha comunque garantito un lavoro proficuo in Consiglio, coadiuvato da Nello Pergolizzi, consigliere di Sicilia Vera, eletto vice presidente vicario con gli stessi 23 voti ottenuti da De Luca.
I consiglieri di minoranza, scesi da dodici a nove, sono usciti fuori dall’Aula al momento del voto, in polemica con la decisione di non scegliere contestualmente anche il secondo vice presidente. Sono rientrati soltanto nel momento del giuramento del sindaco Basile.
Il neo primo cittadino ha sottolineato di voler iniziare la sua esperienza nel segno del dialogo e sono molti i segnali di apertura che ha voluto lanciare. “Ho invitato i candidati sindaci – ha affermato Basile – e ho avuto un confronto costruttivo. Io stesso sto presenziando alle sedute dei Consigli circoscrizionali per esprimere vicinanza alle Municipalità, istituzioni fondamentali. Voglio continuare a portare risultati per far rinascere e rilanciare Messina: ecco il mio obiettivo. Lo spirito polemico ma costruttivo può fare da stimolo a lavorare meglio. Ogni idea, se può portare dei benefici alla città, da qualsiasi parte venga, sarà ascoltata senza preconcetti”.