Politica

Conte a Catania: “Governo vigliacco”. Jose Marano (M5S): “Noi abbiamo un vero rapporto con i cittadini”

Giuseppe Conte, ex premier e leader del Movimento 5 Stelle, è a Catania e prosegue il suo tour in vista delle elezioni europee e la deputata regionale Jose Marano lo ha incontrato assieme ai cittadini.

Ecco le sue parole.

Europee, Conte a Catania: le parole di Jose Marano

“Il calore della gente, l’affetto con cui la città di Catania ha accolto il nostro Presidente Giuseppe Conte ci conferma che siamo sulla strada giusta”. Lo ha detto Jose Marano, deputata regionale del Movimento Cinquestelle commentando la visita nel capoluogo etneo del leader M5s.

“Vantiamo un rapporto privilegiato con i cittadini – ha proseguito Marano – con i quali non abbiamo paura del confronto schietto e aperto. Il filo diretto e il dialogo costante con gli elettori, a cui diamo conto delle nostre scelte, rappresentano la nostra forza e l’abbraccio della città al Presidente Conte conferma che stare tra la gente è il modo migliore per fare politica”.

Le parole del leader M5S

“Il M5S non ha candidati impresentabili, non inganna i cittadini mettendo dei nomi che poi non andranno a Bruxelles e a Strasburgo. Io credo che la chiarezza, la linearità di azione siano condizioni imprescindibili per ridare ovviamente dignità alla politica e fiducia ai cittadini”. Queste le parole di Conte ai giornalisti.

“Noi – aggiunge l’ex premier- siamo l’unico partito che non è coinvolto in casi di corruzione da Nord a Sud. Una ragione c’è. Abbiamo regole stringenti che tutti quanti dovrebbero rispettare per scacciare via il marcio dalla politica”.

“Purtroppo abbiamo un governo pavido e vigliacco. Non solo sul riconoscimento dello Stato di Palestina nicchia ma addirittura, per ben tre volte, si è astenuto all’assemblea delle Nazioni Unite sul fronte di un cessate il fuoco”.

“Io non mi sento rappresentato da questo governo. Lo dobbiamo dire forte. Dobbiamo auspicare – ha concluso Conte- un governo che non si volti dall’altra parte di fronte a un massacro perpetrato ormai da masi e che ha coinvolto 35 mila vittime civili palestinesi, in gran parte donne e bambini, e questo massacro sta continuando anche a Rafah”.

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