Sarà operativa dalle 10 di mercoledì 7 febbraio la piattaforma telematica dell’Irfis per presentare la domanda per ottenere il contributo per l’abbattimento dei tassi di interesse dei mutui a tasso variabile, versati negli anni 2022 e 2023, per l’acquisto della prima casa.
La Sicilia è la prima regione in Italia a mettere in campo una simile soluzione di fronte al rialzo dei tassi di interesse da parte della Bce, che ha avuto un notevole peso sulle imprese ma soprattutto sulle famiglie. Nelle scorse settimane la Regione ha anche annunciato lo stanziamento di 8 milioni di euro per una seconda misura per le cantine sociali, un settore economico che ha dovuto subire prima gli effetti della guerra in Ucraina e dei rincari e poi anche il peso dell’inflazione e dell’innalzamento dei tassi per mutui e prestiti.
Il “braccio armato” della Regione contro il caro mutui e a supporto di imprese e famiglie, nel contributo appena annunciato è l’Irfis. Del tema abbiamo discusso, nel corso di uno dei Forum del QdS, con la dottoressa Iolanda Riolo, presidente di Irfis FinSicilia. “Per le famiglie c’è un contributo sostanzioso dalla Regione Siciliana, prima amministrazione in Italia a procedere con una finanziaria in house, di circa 50 milioni di euro per i mutui a tasso agevolato”, aveva preannunciato la presidente poco prima della pubblicazione del bando.
“La Regione Siciliana ha messo in campo una norma contro il caro mutui e la Sicilia è la prima regione che interviene in maniera concreta contro il rialzo dei tassi di interesse dei mutui che ha colpito economicamente migliaia di famiglie – dice il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani -. Le procedure sono già state avviate ed è nostra intenzione offrire un aiuto a quelle famiglie a basso reddito che hanno subito un aumento della rata del mutuo del 3%, velocizzando i passaggi dalla presentazione delle domande alla liquidazione delle somme”.
La misura regionale, votata dall’Ars, prevede una dotazione finanziaria per un totale di 50 milioni di euro di fondi dell’assessorato regionale dell’Economia e nella fase istruttoria sarà gestita da Irfis. .
La misura prevede un contributo a fondo perduto proporzionale alla quota di interessi passivi (a tasso variabile) pagati negli anni 2022 e 2023 per i mutui prima casa per un massimo di 1.500 euro per anno. A essere interessati, secondo le stime, saranno circa 25mila contratti di mutui. Potranno accedere tutti gli intestatari di mutui a tasso variabile per acquisto o costruzione della prima casa. Se si è cointestatari dei mutui, inoltre, sarà possibile presentare due domande distinte per due diversi contributi.
La domanda per ottenere il contributo contro il caro mutui va presentata – dalle 10 di mercoledì 7 febbraio alle 17 di giovedì 29 febbraio 2024 – online sulla piattaforma disponibile all’indirizzo https://incentivisicilia.irfis.it. A presentare la domanda devono essere presentate dall’intestatario del mutuo o in caso di cointestazione, da ciascun cointestatario del mutuo, accedendo alla piattaforma mediante SPID o Carta nazionale dei Servizi CNS.
Nell’avviso aggiornato si evince che non occorre più la firma digitale (basta firma autografa sulla domanda, trasmessa, previa scansione digitale, in formato pdf allegando valido documento di riconoscimento) e che le domande sono esenti dall’imposta di bollo.
Per maggiori informazioni si rimanda all’avviso aggiornato al 31 gennaio, che contiene le modifiche apportate dall’Assessorato. Dopo la data ultima per la presentazione delle domande per l’agevolazione contro il caro mutui, partirà la fase di valutazione delle pratiche che saranno esaminate caso per caso in base all’Isee 2023 o 2024, che non deve comunque superare i 30mila euro per potere accedere al contributo.
“Stare vicino alla famiglie – sottolinea l’assessore all’Economia, Marco Falcone – era uno dei principali impegni assunti dal governo Schifani. Lo stiamo mantenendo grazie a interventi come l’aiuto sul caro mutui, mai registrato finora, che ha visto uno stanziamento di ben 50 milioni di euro di fondi regionali. Il caro vita degli ultimi tempi richiede, in Sicilia come nel resto del Paese, misure di forte impatto per assicurare la tenuta dei bilanci familiari. La Regione sta facendo la propria parte”.
“Irfis FinSicilia – dice la presidente Iolanda Riolo – conferma il proprio ruolo di braccio operativo finanziario della Regione Siciliana, questa volta affiancando le famiglie che sono state duramente colpite dall’aumento dei tassi di interesse negli anni scorsi. Siamo pronti ad accogliere e valutare nel minor tempo possibile le domande che arriveranno sulla piattaforma per poi procedere alle erogazioni dei contributi”.