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Coronavirus, bonus da 600 euro, subito ressa on line

PALERMO – La corsa al bonus da 600 euro rilasciato dall’Inps per i lavoratori che si trovano in difficoltà è iniziata.

Da ieri il sito dell’istituto di previdenza sociale è preso d’assalto dalla platea di beneficiari del bonus previsto dal decreto “Cura Italia” e destinato a circa cinque milioni di lavoratori autonomi. E il portale non sembra stia reggendo al meglio: riuscire ad effettuare il login nell’area personale del sito è difficile, peggio ancora riuscire a presentare l’istanza, a causa dei milioni di ripetuti tentativi di accesso effettuati in contemporanea.

E l’Aduc, l’associazione per i diritti degli utenti e consumatori, lancia un appello: “In questo periodo particolarmente difficile per tanti, rivolgiamo un invito ad ‘agevolare la fila’ – si legge in una nota -. Chi non ha urgente bisogno di incassare i 600 euro può posticipare la presentazione della propria domanda”.

Una richiesta che servirebbe ad evitare il sovraccarico del server Inps e anche, scrivono ancora nel comunicato, “un piccolo gesto di altruismo che porta a concreti risultati positivi per tanti”.

I dati già emessi dall’Inps sono impressionanti: “Dall’una di notte alle 8.30 circa (di ieri, ndc) – dice il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico – abbiamo ricevuto 300 mila domande regolari”. Sino a quell’orario si stavano ricedendo qualcosa come 100 domande al secondo: “Una cosa mai vista sui sistemi dell’Inps – aggiunge Tridico – che stanno reggendo, sebbene gli intasamenti sono inevitabili con questi numeri”. E invita a non avere fretta: “Nessun click day – assicura il presidente dell’Inps -, non ci sarà alcun ordine cronologico e le domande potranno essere inviate anche nei giorni successivi al primo aprile collegandosi al sito e cliccando sul banner dedicato”.

Anche perché sembra siano in arrivo sia rifinanziamenti da parte del governo nazionale, che altre misure. Un aiuto, ma non un condono, è previsto anche per chi lavora in nero. Lo afferma il direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini, spiegando che “mai come in questa fase è giusto dire che non si può lasciare nessuno indietro. Le fasce di popolazione che vivono ai margini vanno sostenute, e il governo sta cercando di introdurre le misure necessarie. Non è una questione fiscale ma una questione di equità”.

E per i prossimi mesi si prevede un rinnovo degli interventi di sostegno al reddito: la ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo ha annunciato che con il decreto di aprile si rifinanzierà la misura per aprile e maggio, ampliandone probabilmente l’importo. Si guarda anche al reddito di cittadinanza e alla revisione di alcuni requisiti per ottenerlo, legati al patrimonio immobiliare, almeno in via temporanea.

Possono richiedere il bonus da 600 euro i lavoratori autonomi (commercianti, artigiani e coltivatori diretti), i liberi professionisti non iscritti a casse di previdenza obbligatoria, i collaboratori coordinati e continuativi, i lavoratori stagionali e quelli dello spettacolo.

L’indennità non contribuisce alla formazione del reddito e quindi non può essere tassata. L’accredito arriverà sul conto corrente indicato dallo stesso utente in fase di registrazione della richiesta. In totale sono stati messi a disposizione quasi 3 miliardi di euro: per i collaboratori e i liberi professionisti titolari di partita Iva ci sono 203,4 milioni; per i commercianti, gli artigiani i coltivatori diretti, i mezzadri e i coloni iscritti alla gestione speciale dei lavoratori autonomi lo stanziamento è di 2,16 miliardi. Ancora, per i lavoratori stagionali, del turismo e degli stabilimenti termali le risorse ammontano a 103,8 milioni di euro, mentre per gli operai agricoli a tempo determinato lo stanziamento è di 396 milioni. In ultimo, per i lavoratori dello spettacolo lo stanziamento è di 48,6 milioni. Per il solo mese di marzo, potranno accedere al bonus circa 4,8 milioni di lavoratori.