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Coronavirus, l’allarme dell’Unicef “Tre miliardi di persone senz’acqua per lavare le mani”

ROMA – Lavarsi le mani con acqua e sapone, quando fatto in modo corretto, è fondamentale nella lotta contro il Coronavirus. “Moltissime persone non hanno però ancora modo di accedere a un luogo dove lavare le proprie mani. In totale solo 3 persone su 5 nel mondo hanno servizi di base per lavare le mani. Il 40% della popolazione mondiale – ovvero 3 miliardi di persone – non dispone di servizi per il lavaggio delle mani con acqua e sapone a casa. Il 47% delle scuole non dispone di lavabi con cui lavarsi le mani con acqua e sapone e questo riguarda circa 900 milioni di bambini in età scolare”. A ricordarlo è il presidente dell’Unicef Italia, Francesco Samengo. L’Unicef chiede nuovi impegni per fornire accesso a questo intervento basilare per la salute pubblica, nel mondo.

In diverse parti del mondo bambini, genitori, insegnanti, operatori sanitari e altri membri della comunità non hanno accesso a servizi di base per lavare le mani a casa, nelle strutture sanitarie, nelle scuole o in altri luoghi. Secondo gli ultimi dati, il 16% delle strutture sanitarie, ovvero circa 1 su 6, non dispone di servizi igienici funzionanti o di servizi per il lavaggio delle mani nei punti di cura per i pazienti.

“Lavare le mani con il sapone è una delle cose più concrete e meno care che si possano fare per proteggere noi stessi e gli altri dal Coronavirus, così come da diverse altre malattie infettive. Ma per miliardi di persone, anche questa azione semplicissima non è possibile – ha dichiarato Sanjay Wijesekera, direttore dei programmi Unicef -. Non è una bacchetta magica, ma è importante assicurarsi che le persone sappiano quali passi devono compiere per mantenere loro stessi e le famiglie al sicuro, mentre portiamo avanti le nostre azioni, che proseguono da molto tempo, per rendere l’igiene e i servizi igienici di base disponibili per tutti”. La popolazione urbana è particolarmente a rischio di infezioni respiratorie virali a causa della densità della popolazione e di una più frequente possibilità di ritrovarsi in spazi affollati come mercati, trasporti pubblici o luoghi di culto.

Le persone che vivono in sobborghi urbani poveri – la peggior forma di insediamento informale – sono particolarmente a rischio. Di conseguenza, lavarsi le mani diventa ancora più importante. In Africa sub sahariana il 63% delle persone che vivono in aree urbane (258 milioni) non ha accesso al lavaggio delle mani. Circa il 47% dei sudafricani che vivono in aree urbane (18 milioni di persone) non ha servizi di base per lavare le mani a casa, mentre gli abitanti più ricchi hanno probabilità circa 12 volte maggiori di avere accesso a questo tipo di servizi. In Asia Centrale e del Sud, il 22% delle persone che vivono in aree urbane (153 milioni) non ha accesso al lavaggio delle mani; circa il 50% dei bangladesi che vivono in aree urbane (29 milioni) e il 20% degli indiani che vivono in aree urbane (91 milioni) non ha servizi per lavare le mani a casa. In Asia orientale, il 28% degli indonesiani che vivono in aree urbane (41 milioni) e il 15% dei filippini che vivono in aree urbane (7 milioni) non ha servizi per lavare le mani a casa.

Lavare le mani è fondamentale per proteggere gli operatori sanitari da contagi e prevenire la diffusione del Covid-19 e altre infezioni nelle strutture sanitarie. Poiché la risposta al Coronavirus pesa sui sistemi sanitari dei paesi colpiti, la pratica del lavaggio delle mani con il sapone è ancora più importante nel prevenire le comuni malattie respiratorie e diarroiche.