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Coronavirus, l’infettivologo Andreoni, il caldo aiuta perché secca il droplet

L’estate “può aiutarci” contro l’epidemia Covid, “perché i raggi ultravioletti uccidono in parte il virus.

Ma, più ancora che dal sole, l’effetto è determinato dal caldo, che fa seccare prima le goccioline che emettiamo quando parliamo: cadono prima e tendono a infettare meno.

Quindi è un fatto “meccanico, fisico” ha spiegato in tv Massimo Androni, professore ordinario di malattie Infettive dell’Università di Roma Tor Vergata.

Il direttore Scientifico della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali (Simit), si dice però molto preoccupato dalla movida osservata in questi giorni.

“Così facendo – ha commentato – rilanciamo il virus e non c’è caldo che ci aiuti. Di fronte a queste cose il caldo non può fare nulla”.