ROMA – Nei primi tre mesi del 2020 è attesa una riduzione delle emissioni di gas serra compresa tra il 5 e il 7%. La stima è dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) sul primo trimestre dell’anno (rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso); viene spiegato che la riduzione è dovuta alle restrizioni alla mobilità per fronteggiare l’emergenza coronavirus su tutto il territorio nazionale. L’abbassamento delle emissioni – viene spiegato – è legato soprattutto ai trasporti, e quindi al minor traffico urbano, in misura minore al riscaldamento; e anche per la chiusura parziale o totale degli edifici pubblici, oltre che di alcune aziende.
Già comunque l’anno scorso si è assistito a una tendenza di calo delle emissioni di gas serra con una riduzione del 2% rispetto all’anno precedente (2018). Nell’analisi sui dati viene poi “confermato il disaccoppiamento con il Pil”: di fronte a un abbattimento del 2% delle emissioni infatti si è registrata una crescita del Pil dello 0,3%; all’andamento verso delle emissioni, l’indice economico è invece salito.
I dati relativi al 2019 mostrano come la tendenza sia di una riduzione del 2%; l’andamento stimato – viene spiegato – è principalmente dovuto alla riduzione delle emissioni per la produzione di energia elettrica (meno 4,0%), in particolare per la riduzione dell’utilizzo del carbone, e dalla riduzione dei consumi energetici anche negli altri settori, tipo industria (meno 3,7%), trasporti (meno 0,6%) e riscaldamento (meno 1,8%). Nel 2018 la diminuzione delle emissioni di gas serra era stata dello 0,9%.