Sanità

Covid, da domani la consegna della pillola Pfizer alle Regioni

Inizierà domani la distribuzione alle Regioni/Province autonome dei primi 11.200 trattamenti completi dell’antivirale Paxlovid, nell’ambito del contratto finalizzato lo scorso 27 gennaio dalla Struttura Commissariale con la casa farmaceutica Pfizer, d’intesa con il Ministero della Salute. Lo fa sapere la struttura commissariale per l’emergenza Covid guidata dal generale Francesco Paolo Figliuolo.

Il contratto, spiega, prevede la fornitura di complessivi 600 mila trattamenti completi nel corso del 2022, i quali verranno progressivamente distribuiti alle Regioni – non appena disponibili – secondo le indicazioni del Ministero della Salute e dell’Aifa.

La somministrazione

Un ciclo di cinque giorni, 30 pillole e un costo di circa 700 euro. Sono queste le prime informazioni della pillola anti-Covid di Pfizer, approvata oggi dall’Ema. In Italia, su ordinazione del commissario Figliuolo, ne arriveranno 40mila cicli nei prossimi giorni, e sarà distribuita anche in Sicilia, dove ne dovrebbero arrivare circa 7000 cicli.

Efficace contro la variante Omicron

Primi dati sulla pillola antivirale di Pfizer contro la variante Omicron di Sars-CoV-2. Secondo quanto comunicato dall’azienda oggi “i risultati di numerosi studi dimostrano che l’efficacia in vitro di nirmatrelvir”, il principale inibitore della proteasi del farmaco anti-Covid Paxlovid*, “viene mantenuta contro Omicron“. Nel loro insieme, questi studi in vitro suggeriscono che l’antivirale orale “ha il potenziale di mantenere concentrazioni plasmatiche molte volte superiori alla quantità necessaria per impedire la replicazione di Omicron nelle cellule”.

Ridotti ricoveri e decessi

Il Chmp ha valutato i dati di uno studio in cui il trattamento con Paxlovid ha ridotto significativamente i ricoveri o i decessi nei pazienti Covid con almeno una patologia pre-esistente che li mette a rischio di sviluppare una forma grave. Le persone arruolate nello studio hanno ricevuto Paxlovid o un placebo entro 5 giorni dall’inizio dei sintomi Covid. Nel mese successivo al trattamento, lo 0,8% (8 su 1.039) dei trattati con Paxlovid è stato ricoverato in ospedale per più di 24 ore, rispetto al 6,3% (66 su 1.046) di coloro che hanno ricevuto il placebo. Non ci sono stati decessi nel gruppo Paxlovid, mentre ce ne sono stati 9 nel gruppo placebo. La maggior parte dei pazienti coinvolti nel trial era stata infettata dalla variante Delta. Ma “sulla base di studi di laboratorio, si prevede che Paxlovid sia attivo anche contro Omicron e altre varianti”, spiega l’Ema.

Effetti collaterali lievi

Il profilo di sicurezza del farmaco è stato “favorevole e gli effetti collaterali sono stati generalmente lievi. Tuttavia – aggiunge l’agenzia Ue – è noto che ritonavir influenza l’azione di molti altri medicinali” e, in considerazione di questo, sono stati “inclusi consigli e avvertenze nelle informazioni sul prodotto di Paxlovid. L’azienda ha anche fornito uno strumento sul proprio sito web a cui è possibile accedere tramite un Qr code incluso nelle informazioni sul prodotto e sulla confezione esterna”.