Ragusa

Covid e crisi economica, il Comune Ragusa taglia i tributi

RAGUSA – Le fasce più colpite dalla crisi economica della pandemia vanno sostenute. È questo il mantra che ripetono da mesi gli Enti locali. Sono diverse, infatti, le famiglie fortemente penalizzate da questa pandemia e ogni Comune sta cercando di far fronte alle richieste dei cittadini.

A Ragusa, ad esempio, proprio in questi giorni, la Giunta municipale ha approvato una delibera per stabilire nuovi criteri per il riconoscimento delle esenzioni e delle riduzioni della Tari.

“Le nefaste conseguenze economiche della pandemia – ha sottolineato il primo cittadino Peppe Cassì – ci impongono di proseguire nei limiti delle nostre possibilità nell’azione di sostegno delle fasce maggiormente colpite da crisi. Se la capacità economica di fornire ristori da parte di un Comune non può essere paragonabile a quella di Stato o Regione, è volontà di questa Amministrazione continuare ad allentare considerevolmente la pressione dei tributi locali. Il provvedimento che abbiamo approvato comporterà infatti una riduzione delle entrate per il Comune stimata in 410.000 euro che sarà coperta con fondi di bilancio”.

Far combaciare entrate e uscite, soprattutto in questo clima di emergenza duratura, si sta dimostrando particolarmente complicato.

“Dopo aver posticipato le scadenze all’indomani della pandemia e successivamente varato un piano di razionalizzazione e riduzioni – ha aggiunto l’assessore comunale ai Tributi, Giovanni Iacono – abbiamo approvato ulteriori criteri per il riconoscimento delle esenzioni e delle riduzioni Tari. La soglia Isee per beneficiare dell’esenzione totale del tributo passa da 2.000 euro a 3.000 euro, allargando sensibilmente la platea dei beneficiari. Inoltre è prevista l’esenzione della parte variabile della Tari sia per chi ha un Isee inferiore a 8.265 euro che per le famiglie numerose con almeno 4 figli a carico e un Isee inferiore ai 20.000 euro”.

Oltre ai privati, c’è da pensare anche alle imprese: a Vittoria, ad esempio, il candidato a sindaco Salvatore di Falco ha chiesto ai commissari straordinari del Comune e al dirigente del settore Tributi Alessandro Basile di “ridurre i tributi locali 2021 per le imprese che hanno subito gravi danni economici nell’anno 2020 a causa della pandemia da Covid-19”, in particolare per quel che riguarda la tassa sui rifiuti e il canone idrico.

“È necessario, ora più che mai -hanno evidenziato Di Falco e il gruppo Sviluppo economico – stringersi attorno a tutte quelle attività produttive che necessitano di un aiuto concreto per ripartire. Non sarebbe corretto lasciare indietro qualcuno, piuttosto bisogna mettere tutti nelle condizioni di rialzarsi e l’istituzione comunale non può esimersi dall’essere solidale con i propri cittadini, soprattutto nei confronti di quelle attività commerciali e artigianali che rappresentano il cuore pulsante dell’intera città. Questa non vuole essere una proposta fine a se stessa e non vuole mettere in ombra il lavoro di nessuno, ma è un’azione finalizzata esclusivamente in favore del cittadino e dell’impresa”.