Potrebbe finire nelle aule giudiziarie la querelle tra il sindaco di Messina Cateno De Luca, il governatore Nello Musumeci e l’assessore alla Salute Ruggero Razza sulla gestione dell’Asp peloritana in quest’emergenza covid.
“Se De Luca ritiene che nei suoi confronti il presidente della Regione o il sottoscritto abbiano agito con ‘logica mafiosa’ o che si stia facendo qualcosa contra legem, vada subito a denunciarci, altrimenti smetta di arrampicarsi sugli specchi” era stato l’invito di Razza in risposta alle accuse del Sindaco.
Basta pressioni indebite
“In una terra – aveva aggiunto – che ha visto cadere per mano mafiosa centinaia di donne e uomini, che ha pianto figli straordinari per la loro rettitudine morale, chi si autodefinisce ‘autentico uomo delle istituzioni’ dovrebbe saper dosare le proprie esternazioni.. E chieda consiglio al suo difensore: gli dirà che esercitare una pressione indebita sulle autorità istituzionali, cui compete il procedimento amministrativo che si è aperto con la nomina della commissione ispettiva sull’Asp di Messina, costituisce reato”.
Alzare il livello della tensione
“Ho detto e ripeto – aveva ribadito Razza – che non accetto pressioni, che il rispetto della legge costituisce una precondizione per qualsiasi decisione ed è un obbligo giuridico. In questo momento di crescita della curva epidemica in tutta Italia e in Sicilia, con la necessità di adottare iniziative stringenti e di condividere responsabilità istituzionali, ciascuno le proprie, trovo singolare che il sindaco di una grande e nobile città continui strumentalmente ad alzare il livello della tensione”.
“Non serve a nessuno – aveva concluso Razza -, neppure a De Luca che farebbe meglio alla propria comunità se dismettesse l’ascia di guerra che brandisce quotidianamente nel tentativo di trasformare l’azione amministrativa in una dannosa, perenne, inutile contrapposizione”.
Denuncio Razza e Musumeci
La risposta di De Luca non si è fatta attendere e, nella consueta diretta Facebook, ha annunciato: “Ho dato mandato ai miei legali di denunciare l’assessore Ruggero Razza e il presidente Nello Musumeci per la diffusione di pandemia colposa a Messina, perché con i loro comportamenti omissivi ,e con l’obiettivo di salvaguardare il manager dell’Asp di Messina, hanno causato un aumento esponenziale dei positivi in città”.
“Non funzionando difatti – ha aggiunto – il servizio dell’Asp per la raccolta dei rifiuti covid, molti li hanno buttati nella spazzatura comune contribuendo all’aumento della pandemia”.
“In queste settimane da ottobre a gennaio – ha concluso – non hanno tra l’altro aumentato i posti letto in terapia intensiva per il Covid a Messina e provincia”.
De Luca risponderà di calunnia
“Bene la decisione del sindaco De Luca di querelarmi” ha commentato Razza.
“Così – ha affermato l’assessore alla Salute – risponderà, tra l’altro, di calunnia. Non vedo l’ora”.