Sanità

Covid, braccialetti elettronici per pazienti in isolamento a Hong Kong

I pazienti in isolamento per Covid saranno costretti a indossare dei braccialetti elettronici a Hong Kong a partire dal 15 luglio. Una scelta che, con ogni probabilità, è la conseguenza dell’aumento dei contagi per effetto di Omicron 5 e dei conseguenti problemi di tracciamento.

La misura, annunciata dal ministro della Salute Lo Chung-Mau, entrerà in vigore venerdì 15 luglio. Naturalmente, l’iniziativa sta generando diverse polemiche in queste ore: in particolare, si teme che questo – per Hong Kong – sia un passo verso ulteriori limitazioni delle libertà personali e della tutela della privacy (critiche già avanzate alla Cina, e non solo, in passato).

Covid, braccialetti elettronici per positivi in isolamento a Hong Kong

Secondo il ministro della salute Lo Chung-Mau, il monitoraggio tramite braccialetti elettronici sarebbe un modo per assicurarsi che l’isolamento domiciliare per Covid sia più preciso. Attualmente, chi viola la quarantena a Hong Kong rischia una multa e perfino il carcere.

La misura del localizzatore elettronico sarebbe già stata utilizzata in passato nel territorio, nel 2020, a inizio pandemia.

Il sistema a semafori di Hong Kong

Secondo quanto riportato dal “The Guardian”, al momento a Hong Kong per il monitoraggio del Covid è attivo un sistema “a semafori”, che funziona grazie all’app “Leave Home Safe” (già introdotta lo scorso anno).

Se il Qr del singolo restituisce un semaforo verde, il cittadino può accedere ovunque. Se il semaforo è giallo, si limitano l’accesso nei luoghi ad alto rischio (come gli ospedali e le strutture sanitarie) e le attività considerare rischiose per il contagio (come togliersi le mascherine). Il semaforo giallo segnala generalmente contatti stretti di positivi, ma anche i viaggiatori provenienti dall’estero.

Il semaforo rosso, invece, indicherebbe che le persone sono positive al Covid e non possono quindi lasciare la propria abitazione.