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Omicron 5, isolamento e tampone di controllo: come e quando farli

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Omicron 5, isolamento e tampone di controllo: come e quando farli

Dario Raffaele  |
martedì 28 Giugno 2022

Crescono in maniera esponenziale i contagi da Omicron 5. Tanti i dubbi sull'isolamento e il tampone di controllo a fine quarantena. Le risposte dell'Asp di Catania e del commissario Covid Liberti.

Colpo di coda del Covid e della sua variante Omicron 5 in Sicilia. Nell’ultima settimana sono cresciuti in maniera esponenziale i contagi in tutta l’Isola. E quel che emerge è solo la punta dell’Iceberg. Sono in pochi i nuovi positivi che si autodenunciano alla Asp e quindi rendono noto il loro stato. La maggior parte dei contagiati, dopo aver fatto il tampone fai da te a casa, preferisce non dire niente all’Autorità sanitaria, in tanti poi continuano a uscire come se nulla fosse, ignorando l’obbligo di quarantena.

Positivi al Covid, cosa fare?

Ma quali sono le regole da seguire una volta accertata la positività? Quanto deve durare l’isolamento (o quarantena) e quando è possibile fare il tampone di controllo una volta passati i sintomi della malattia? Ne abbiamo parlato con il commissario Covid per la provincia do Catania Pino Liberti. Altre indicazioni arrivano direttamente dal provvedimento di Isolamento inviato via email dall’Asp di Catania ai pazienti positivi.

Pino Liberti, commissario Covid provincia di Catania

Tampone in farmacia e comunicazione automatica all’Asp

Ricordiamo che chi fa un tampone nelle farmacie riconosciute o nei centri predisposti dalle Asp e risulta positivo non deve fare nulla. Sarà la stessa farmacia a comunicare all’Asp competente la positività del soggetto il quale ha “solo” l’obbligo di chiudersi in casa e rispettare l’isolamento in attesa della telefonata dell’Azienda ospedaliera. “In genere la telefonata arriva dopo 1 o 2 giorni (per esperienza diretta, la telefonata è arrivata solo dopo una settimana, nda) – ci dice il commissario Covid -. Il contatto avviene per assicurarsi delle condizioni del paziente e intervenire o avviare il paziente alla terapia antivirale se rientra nel target di età e comorbilità”. Accertato lo stato di salute del paziente, si definisce con lo stesso quando fare il tampone di controllo.

Quanto deve durare l’isolamento (10 o 7 giorni)

 “Nel caso di soggetto positivo non vaccinato, vaccinato con ciclo incompleto, o vaccinato con ciclo completo da più di 120 giorni – si legge nel provvedimento di isolamento inviato dall’Asp ai positivi –  lo stesso, proseguirà per un periodo di 10 giorni dalla data del tampone positivo o dalla data di comparsa dei sintomi (qualora gli stessi siano dichiarati entro 72 ore dalla comparsa).

Nel caso di soggetto positivo vaccinato con dose booster, o vaccinato con ciclo completo (due dosi) da meno di 120 giorni, l’isolamento può essere ridotto da 10 a 7 giorni, purché il soggetto sia da sempre asintomatico, o asintomatico da almeno 3 giorni.

E se i sintomi scompaiono prima del settimo o decimo giorno? Può il cittadino andare a fare nuovo tampone in farmacia e in caso di negatività aspettarsi che farmacia segnali il “cessato pericolo”?

Su questo punto il commissario Liberti è categorico: “I cittadini sono obbligati a mantenere l’isolamento indipendentemente dalla sintomatologia, rispettando i criteri espressi prima”.

Tampone di controllo positivo: cosa succede?

Alla decima giornata di isolamento (se in assenza di sintomi da almeno 3 giorni), verrà eseguito un tampone di controllo. In caso di esito positivo del tampone del 10° giorno, l’isolamento proseguirà per altri 7 giorni, al termine dei quali il tampone verrà ripetuto. Se ancora positivo il paziente resta in isolamento per ulteriori 4 giorni (quindi per 21 giorni in totale a partire dalla positività del test antigenico o dall’inizio degli eventuali sintomi), alla fine dei quali, se asintomatico da almeno 7 giorni riceverà il provvedimento di fine isolamento, senza il quale non potrà abbandonare il proprio domicilio.

Tampone di controllo negativo ed emissione del certificato di guarigione

La cessazione del regime di isolamento consegue all’esito negativo di un test antigenico rapido o molecolare per la rilevazione di SARS-CoV-2. Alla ricezione dell’esito negativo del tampone verrà emesso un provvedimento di guarigione.

Autosorveglianza per i contatti stretti dei soggetti positivi

Ai contatti stretti del paziente positivo è applicato il regime dell’autosorveglianza, consistente nell’obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2, al chiuso o in presenza di assembramenti e fino al decimo giorno successivo alla data dell’ultimo contatto stretto con soggetti confermati positivi al SARS-CoV-2 e di effettuare un test antigenico rapido o molecolare per la rilevazione di SARS-CoV-2, anche presso centri privati a ciò abilitati, alla prima comparsa dei sintomi e, se ancora sintomatici, al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto.

Consigli per una condotta irreprensibile dell’Isolamento

Durante l’isolamento l’Azienda sanitaria raccomanda:

  • di indossare la mascherina chirurgica ed allontanarsi dagli altri conviventi;
  • il divieto di contatti sociali;
  • il divieto di spostamenti o viaggi;
  • di misurare la temperatura corporea due volte al giorno (mattina e sera) ed al bisogno;
  • di evitare il contatto con soggetti non conviventi;
  • di rimanere raggiungibile per le attività di sorveglianza;
  • di disinfettare le superfici con ipoclorito di sodio 0,1% dopo pulizia con detergente neutro;
  • di rimanere nella sua stanza con la porta chiusa garantendo un’adeguata ventilazione naturale.

Poiché il Covid non è malattia da raffreddamento ma presenta sintomi di questo tipo, molti pazienti si chiedono se devono preoccuparsi durante la malattia di eventuali colpi d’aria e se quindi devono tenere le precauzioni che si tengono quando si ha un comune raffreddore. Anche in questo caso risponde il commissario Liberti: “Sì, esattamente. Il paziente deve proteggersi e fare attenzione allo stesso modo. I colpi d’aria accentuano la sintomatologia come tutte le malattie da raffreddamento. Ma, soprattutto deve isolarsi per evitare la diffusione del virus”.

Numero verde e indirizzo mail dell’Asp di Catania

Per informazioni l’Asp di Catania consiglia di telefonare al numero Verde 800775375 dalle 8.00 alle 20.00 da lunedì alla domenica. E’ anche possibile richiedere informazioni scrivendo una mail a: sorveglianza.covid19@aspct.it

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