Società

Covid, il sociologo, “Fine restrizioni decise da tenuta sociale, non dai dati”

La pandemia Covid vista da un punto di vista sociologico insieme all’esperto Roberto Salerno: “Si ha la sensazione che la parola fine a questa pandemia sarà sancita non tanto dai dati, dal numero di morti o altro, ma dalla tenuta sociale della cittadinanza. Tenuta che è stata massima subito dopo l’epidemia del 2020, e che come è naturale che sia è andata via via scemando”.

Salerno continua: “Anche i provvedimenti più seri non funzionano e non hanno funzionato dopo un certo periodo, sostanzialmente si sono estrinsecati in controlli più labili.

La gente è uscita di più soprattutto in Sicilia e al meridione, c’era la sorta di pantomima di non dover consumare all’interno. Ci sono stati anche controlli delle forze dell’ordine più ragionevoli.

In tutto questo i dati sono peggiori, e nemmeno di poco – dice Salerno -. Non sono i comportamenti individuali a modificare la curva di contagio, ma la densità, il contatto stretto, la capacità di ricezione del sistema sanitario. Il fatto che la paura abbia modificato i comportamenti individuali incide, ma meno. Uno dei non detti di questa vicenda è che questi provvedimenti sono serviti di schermo ad una serie di cose che non sono state fatte.

Si è preferito dire che era colpa del cittadino, in un classico dei sistemi occidentali, unita alle incapacità della politica. Provvedimenti presi senza giustificazioni da dati o andamenti numerici, così come finirà l’emergenza”.