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Covid, Regioni al governo: “Mantenere mascherine al chiuso e Ffp2 sui trasporti”

Mantenere le mascherine in tutti gli ambienti al chiuso, con l’obbligo di Ffp2 sui mezzi di trasporto, e all’aperto, in caso di assembramenti. E’ una delle proposte sulle misure di contenimento del Covid-19 da adottare in una fase di transizione dopo la cessazione dello stato di emergenza contenute in un documento che le Regioni hanno inviato al governo.

In particolare le Regioni evidenziano che “con la decadenza dello stato di emergenza le mascherine chirurgiche non saranno più classificate come dpi” e occorre quindi “prevedere una deroga” per evitare che in tutti i luoghi di lavoro diventi obbligatorio l’uso di mascherine Ffp2, “con evidenti maggiori costi non giustificati”.

Stop alla certificazione verde all’aperto

Eliminare il green pass per l’accesso ad attività che si svolgono esclusivamente all’aperto, come i ristoranti, ad eccezione dei contesti che per propria natura sono a rischio di assembramenti, come stadi, concerti, parchi di divertimento, per i quali si potrebbe valutare l’introduzione del green pass base invece di quello rafforzato, per arrivare al suo superamento nelle settimane successive alla scadenza dello stato di emergenza. E’ una delle proposte sulle misure di contenimento del Covid-19 da adottare dopo la cessazione dello stato di emergenza contenute in un documento che le Regioni hanno inviato al governo.

Domani la roadmap

Confermata la riunione del Cdm di domani, per varare la roadmap sulle riaperture. Tra le certezze, il superamento del green pass nei luoghi di ritrovo all’aperto: non verrà più richiesto per le consumazioni sotto il sole. Dovrebbe restare nei luoghi chiusi, per essere superata il 1 di maggio. Il responsabile della Salute, Roberto Speranza, nel corso della riunione a Palazzo Chigi, avrebbe manifestato qualche dubbio, sollevando la questione dell’aumento dei contagi. Che avanzano, nonostante passino sotto traccia complice il conflitto ucraino. E così avrebbe chiesto una ‘clausola di salvaguardia’, che consenta di stringere le maglie delle aperture in tempi rapidi, semmai la situazione dovesse precipitare. Ma anche questa opzione resta tutta da valutare, nessuna decisione sarebbe stata presa in merito.