Ragusa

Il Covid travolge provincia Ragusa: “Le attività sono al collasso”

RAGUSA – Mai in provincia si erano registrati così tanti casi di positività al Covid19. È questa la prima vera ondata di contagi in territorio ragusano: sono migliaia le persone positive, non si contano neanche le intere famiglie in quarantena e i diversi Comuni – Asp compresa poco erano attrezzati per un tale afflusso di casi.

Le città si sono svuotate e le attività commerciali cominciano a risentire la crisi pandemica, dopo le “gioiose” settimane natalizie. Il calo del fatturato, adesso, è parecchio evidente e Confimprese, associazione di categoria che si batte da sempre, torna a chiedere un aiuto per le diverse aziende, in particolare in merito ai tributi locali.

È Ragusa la città che più sta pagando per quest’ennesima ondata ed è proprio all’Amministrazione Cassì che Comfimprese chiede una moratoria dei tributi locali fino alla prossima stagione estiva.

“È una situazione di grande incertezza – ha sottolineato il presidente provinciale di Confimprese iblea, Giuseppe Occhipinti – con il numero dei contagi che, ogni giorno, aumentano in maniera esponenziale. Le nostre attività sono al collasso, segno evidente di una situazione di estremo disagio di tantissime famiglie e dei nostri tradizionali clienti che preferiscono, per ovvie ragioni, restare a casa. Tra disdette e cancellazioni, il quadro che emerge dalle nuove disposizioni varate dal Governo, non può che proiettare le imprese verso l’ennesima situazione di crisi. Molte aziende temono di doversi fermare definitivamente. Poi ci sono i costi alle stelle dell’energia e delle materie prime che spingono per la serrata”.

L’associazione di categoria chiede un confronto immediato per definire, il prima possibile, un piano emergenziale.

“Un tavolo di confronto per capire il da farsi – ha aggiunto il presidente territoriale Giuseppe Occhipinti –. La Tosap/Cosap per esercenti e ambulanti è stata prorogata per tre mesi. Provvedimento inserito nella manovra di bilancio varata dal governo nazionale. Misura economica assolutamente insufficiente che andava prolungata per tutto il 2022. Ma il comune di Ragusa, per le iniziative di propria competenza, deve svolgere, fino in fondo, la propria parte”.

Con le nuove disposizioni entrate in vigore qualche giorno fa, inoltre, i commercianti faranno i conti con un calo dovuto ai green pass rafforzati. Non dimentichiamoci, poi, che fino al 31 gennaio saranno vietate feste, eventi, concerti, quindi serate in sale da ballo, discoteche, e i titolari di questi locali saranno ovviamente, ancora, penalizzati.

Insieme ai ristori del Governo nazionale, ogni Comune, auspica Confimprese, dovrà ingegnarsi per il sostentamento di queste attività che, se non adeguatamente supportate, rischiano, inesorabilmente, la chiusura.