Catania

Le Zes spalancano Catania agli investitori

CATANIA – Un provvedimento atteso da lungo tempo e, finalmente, divenuto realtà. È unanime il coro di soddisfazione per la firma da parte del ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano, che istituisce ufficialmente le due Zone Economiche Speciali per la Regione Siciliana, una per la Sicilia Orientale e una per la Sicilia Occidentale, ideate per attrarre investimenti, in particolare nell’ambito dell’economia portuale e in settori come la logistica, i trasporti ed il commercio, e per accompagnare la transizione ecologica degli insediamenti produttivi, attraverso la semplificazione amministrativa e a forti sgravi fiscali.

Dalla politica, al sindacato, all’economia, sono altissime le aspettative per quella che viene definita da più parti “un’occasione” di sviluppo, che potrebbe consentire anche alla provincia etnea di crescere, e al suo porto, in sistema con quello di Augusta, di diventare maggiormente competitivo. Come spiega Andrea Annunziata, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale della Sicilia Orientale, che si definisce soddisfatto per i vantaggi che le Zone economiche speciali potranno dare all’intero territorio. “Intanto mi preme fare un doveroso ringraziamento a chi ha permesso il raggiungimento di questo obiettivo, il governo regionale e quello nazionale – afferma Annunziata – con qualche correzione che richiedevano sia il territorio che le esigenze economiche”.

“Non c’è oggi una sola area svantaggiata in Europa dove non ci sia stata una continua crescita del prodotto interno lordo – prosegue – e questo è dovuto ai due fattori importanti che mettono in campo le Zes: i vantaggi fiscali, parliamo del credito di imposta e non solo, e la semplificazione. Non so quale dei due aspetti gli investitori troveranno più vantaggiosi – continua – ma questa è un’opportunità”.

Per tutti, secondo il presidente dell’Autorità portuale, ancora maggiore di fronte alla crisi economica acuita dall’emergenza sanitaria. “Abbiamo fatto un lavoro importante per il porto e per il retro porto – continua Annunziata. Abbiamo provveduto a dare le indicazioni di nostra competenza, la Regione le ha fatte sue, comprendendo sia le aree costiere che quelle a ridosso della portualità, ma è evidente che non c’è area che, a effetto domino, non sarà coinvolta”.

Per il territorio catanese sono contemplati i territori di Acireale, Belpasso, Catania con il Porto e con il Retro-porto, Paternò, Caltagirone, Vizzini, Militello, Mineo e Scordia. Per la Cgil di Catania, l’approvazione delle Zes in Sicilia rappresenta “una buona occasione per il rilancio dell’attività produttiva e per l’economia siciliana, che può avere anche un forte impatto nel territorio catanese”.

“Anche se abbiamo atteso a lungo questa istituzione definitiva – commenta il segretario della Camera del Lavoro, Giacomo Rota insieme alla segretaria confederale della Cgil, Rosaria Leonardi – oggi pensiamo che cada favorevolmente in un momento delicatissimo per le imprese, per i lavoratori e per le loro famiglie che, a seguito dell’emergenza Covid, hanno perso importanti pezzi di reddito, di produttività e di liquidità che hanno conseguenze tragiche per l’economia dell’intero territorio catanese”.