Pezzi di Pizzo

Sicilia ascara

Che una maggioranza politica possa dividersi non è cosa inusitata. Il centrodestra in Sicilia il 31 gennaio, forse per colpa dell’assenza di riscaldamento, è andato in pezzi ma la crisi politica si è congelata. Ma come mai, dopo rifiuti ad andare in giunta, comunicati di fuoco dopo la bocciatura della norma voluta dai deputati del gruppo più numeroso dell’assemblea regionale, quello di Fratelli d’Italia, dopo vertici e rassicurazioni romane le conseguenze politiche sembrano inesistenti?

Perché da Roma è giunto un aut aut. Smettete la ricreazione, non abbiamo tempo per le vostre “turille”. Abbiamo cose serie da fare Noi, i grandi, voi bambini Siculi, zitti e muti, e non disturbate il conducente, che stiamo andando al voto – europeo – e non abbiamo tempo per i vostri problemi o capricci che siano.

Risultato? Contrordine compagni, o camerati, niente crisi. Scoramento tra le truppe sicule meloniane, finalmente infiammate che volevano spezzare le reni alla Grecia, quel coacervo post democristiano che gli sta azzoppando la rappresentanza in parlamento. Ordini superiori, da Roma, fate i carabinieri, usi a obbedir tacendo. Tutto rinviato, e soprattutto preparate i santini, quelli elettorali, che tra poco si vota. Lo scontro è solo rinviato. Dopo le europee, seconda dei risultati arriveranno le vendette. Come si sa si serve fredda la vendetta. Quindi calmiamo i bollenti spiriti, utilizziamo le asp conquistate a nostra insaputa, visto che non eravamo in giunta, e pedaliamo con Schifani, per ora.

Così è se vi pare.