La decisione presa oggi dalla Regione Siciliana rappresenta una ulteriore conferma dell’emergenza siccità sull’isola. Per questo con il tavolo tecnico, convocato a Palazzo d’Orleans di Palermo, il Governo regionale si è dichiarato pronto a chiedere lo stato di emergenza nazionale per la crisi idrica. L’obiettivo di questo provvedimento è quello di garantire l’approvvigionamento di acqua potabile ai cittadini e in particolare alle imprese che operano nel settore agricolo.
Alla riunione hanno preso parte il presidente della Regione Renato Schifani, l’assessore all’agricoltura Luca Sammartino, il capo di gabinetto della Presidenza Salvatore Sammartano, il segretario generale dell’Autorità di bacino della Sicilia Leonardo Santoro, il dirigente generale del dipartimento regionale dell’Agricoltura Dario Cartabellotta, il dirigente generale del dipartimento regionale della Protezione civile Salvo Cocina, il dirigente del Servizio idrico integrato – dissalazione e sovrambito del dipartimento regionale dell’Acqua e dei rifiuti Mario Cassarà, e gli ingegneri Massimo Burruano e Giuseppe Alesso per Siciliacque spa.
“La situazione è seria – afferma il presidente della Regione Schifani – e il governo regionale sta facendo tutto il possibile per affrontare l’emergenza coinvolgendo tutti i rami dell’amministrazione competenti e chiedendo adesso il supporto dello Stato. In questo modo avremo non solo le risorse economiche necessarie per gli interventi più urgenti, ma anche lo strumento per accelerare le procedure e sostenere il comparto agricolo e zootecnico. Intanto, abbiamo già attivato gli interventi più urgenti nel breve e nel medio periodo. Occorre, allo stesso tempo, sensibilizzare i cittadini a un uso più consapevole e responsabile delle risorse idriche disponibili. Per questo, nei prossimi giorni, avvieremo un’apposita campagna di comunicazione per un uso intelligente dell’acqua”.
Il problema della siccità persiste in Sicilia già da diverso tempo, tanto che già dallo scorso 13 marzo la giunta Schifani aveva approvato lo stato di crisi e di emergenza regionale nel settore idrico-potabile fino al 31 dicembre per le province di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Messina, Palermo e Trapani. Nel mese di febbraio invece era stato proclamato lo stato di calamità naturale da siccità severa per l’intero territorio siciliano. Per il territorio regionale il 2023 è stato il quarto anno consecutivo con precipitazioni al di sotto della media storica di lungo periodo e anche i primi mesi di quest’anno, caratterizzati da temperature più alte e scarsità di piogge, hanno confermato questa tendenza.
“Stiamo intervenendo – aggiunge l’assessore Sammartino – con un cronoprogramma articolato che prevede, tra l’altro, azioni per la rifunzionalizzazione di alcuni impianti di dissalazione già presenti in Sicilia, come quelli di Gela e Porto Empedocle, ma allo stesso tempo ci stiamo attivando per reperire nuovi moduli di dissalazione che ci aiuteranno a fronteggiare la grave siccità in atto. L’impegno del governo regionale, e del mio assessorato in particolare, è rivolto a sostenere agricoltori e allevatori, che stanno pagando il prezzo più alto di questa crisi”.
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