Si annuncia una tempesta (im)perfetta al Consiglio Superiore della Magistratura che deve affrontare molte nomine di grande rilievo riguardanti i vertici delle Procure di Roma, Torino, Catania, Messina ma non solo.
Non deve trarre in inganno il voto unanime dello scorso 7 dicembre, quando è stato nominato Procuratore Generale di Bari Leonardo Leone perché, negli ultimi scampoli del 2023, le ultime nomine del Csm non sono state caratterizzate dall’unanimità, come dimostrano quelle relative ai Presidenti di Corte d’Appello di Catanzaro e di Reggio Calabria e quella relativa al ruolo di Procuratore generale di Messina e di Santa Maria Capua Vetere, che sono terminate con una votazione al pareggio sulle quali è pesato un voto associabile alla maggioranza consiliare, quella che ha eletto alla vice presidenza Fabio Pinelli e che potrebbe condizionare, appunto, il voto del Plenum.
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Si tratta della nomina più complessa e delicata, quella del Procuratore generale alla Corte d’Appello, perché la Procura di Roma ha un ruolo cruciale nell’ambito della sicurezza nazionale. I più papabili, al momento, sono l’attuale Procuratore di Bologna Gimmi Amato, l’attuale Procuratore di La Spezia Antonio Patrono e Michele Prestipino, già procuratore pro tempore di Roma.
Cambio della guardia anche alla Procura di Catania per la quale concorrono Paolo Guido, Procuratore aggiunto a Palermo che ha seguito le indagini relative alla cattura di Matteo Messina Denaro avvenuta il 16 gennaio dello scorso anno, Sebastiano Ardita, aggiunto nel capoluogo etneo e già membro del Csm, Francesco Curcio, attuale Procuratore di Potenza, Gerardo Dominijanni, oggi Procuratore Generale di Reggio Calabria, Ignazio Fonzo al momento Procuratore aggiunto a Catania, Antonio Maruccia, attuale Procuratore generale di Lecce, Francesco Puleio, oggi Procuratore aggiunto a Catania e Marzia Sabella attualmente procuratrice aggiunta a Palermo.
Lascia il suo ruolo come Avvocato generale presso la Corte d’Appello di Palermo Annamaria Palma e, al momento, sono tre i possibili candidati. Si tratta dei Procuratori aggiunti palermitani Sergio De Montis e Marzia Sabella, della Procuratrice di Sciacca Roberta Buzzolani, e del sostituto Procuratore presso il Tribunale dei minori di Palermo Massimo Russo.
Dopo il trasferimento di Nicola Gratteri a Napoli, sono nove i candidati alla sua successione alla Procura di Catanzaro. Si tratta di Salvatore Curcio, Procuratore di Lamezia Terme, Alberto Liguori d Procuratore di Terni, Gerardo Dominijanni, oggi Procuratore generale di Reggio Calabria e Domenico Fiordalisi, consigliere di Corte di Cassazione. Oltre a loro a Palazzo dei Marescialli sono giunte anche le domande provenienti da cinque procuratori aggiunti quali Rosa Volpe oggi a Napoli, Vincenzo Capomolla in servizio a Catanzaro, Giuseppe Lombardo, attualmente a Reggio Calabria, Luca Tescaroli in servizio a Firenze e Antonio D’Amato aggiunto a Santa Maria Capua Vetere.
Alla Procura di Torino è necessario nominare sia il vertice della Procura Generale sia quello della Procura della Repubblica. I candidati favoriti per la nomina quale procuratore Generale sono Lucia Musti, già reggente della procura generale di Bologna ed Enrico Cieri di Alessandria mentre dopo il pensionamento avvenuto lo scorso 5 giugno di Anna Maria Loreto, lo scontro riguarderà Gimmi Amato, Giovanni Bombardieri, al momento Procuratore di Reggio Calabria e Maurizio Romanelli, attuale Procuratore di Lodi.