Sanità

Cure palliative e ruolo nell’emergenza pandemica

PALERMO – L’emergenza sanitaria con cui conviviamo da ormai dieci mesi a questa parte ci ha portato a fare i conti con una realtà irriconoscibile. Innumerevoli aspetti della nostra vita sono andati incontro a modifiche perché non più compatibili con la pandemia e così è quello che è accaduto anche in riferimento all’erogazione delle cure palliative agli stessi pazienti con Covid-19.

Al fine di rispondere all’attuale emergenza sanitaria e per arrivare preparati ad altri eventuali scenari pandemici futuri, la Società italiana di cure palliative (Sicp) e la Federazione di cure palliative (Fcp) hanno stilato ed inviato al ministero della Salute e alle principali istituzioni sanitarie un documento condiviso sul ruolo delle cure palliative nelle emergenze pandemiche.

Secondo le raccomandazioni fornite, la pianificazione pandemica dovrebbe coinvolgere tutte le équipe interprofessionali con formazione specifica ed esperienza in cure palliative. Le cure palliative di base dovrebbero essere assicurate anche da professionisti sanitari come medici di medicina generale, infermieri, personale del pronto soccorso e delle strutture di residenzialità extraospedaliera. Il personale dedicato all’assistenza spirituale, gli psicologi e gli assistenti sociali dovrebbero essere pronti a gestire le esigenze psicosociali comuni come la sofferenza e il lutto.

Per i sintomi refrattari dovuti al Covid-19 è da ritenersi pienamente appropriato il ricorso alla sedazione palliativa, che comporta il ricorso a farmaci sedativi finalizzati a ridurre il livello di coscienza del paziente in condizioni di fine vita al fine di assicurare il sollievo dalla sofferenza.

Misure di isolamento e limitazioni per i visitatori portano ad un forte senso di separazione da parte dei pazienti che si avvicinano alla fine della vita e delle loro famiglie, a tal proposito le raccomandazioni Sicp e Fcp invitano le strutture sanitarie a dotarsi di smartphone, tablet o laptop e connessioni Internet da mettere a disposizione dei pazienti. Inoltre, operatori sanitari, sociali e assistenti spirituali dovrebbero organizzarsi per fornire un supporto al fine di favorire la comunicazione tra i pazienti e i loro familiari nei casi in cui i primi non riescano ad utilizzare in autonomia i dispositivi a causa delle loro condizioni cliniche.

Con riferimento al personale, la finalità è quella di perseguire l’adeguamento delle dotazioni organiche dei servizi di cure palliative al fine di poter prendere in carico i malati Covid-19, proseguire l’assistenza ai malati non Covid-19 con bisogni di cure palliative, attuare la formazione sul campo di altre équipe ospedaliere e territoriali impegnate nell’emergenza pandemica, formulare protocolli e procedure per il trattamento dei sintomi.

Relativamente al controllo dei sintomi, in primis dispnea e delirium, va precisato che esso può essere efficacemente realizzato, e pertanto va effettuato in tutti i malati, sia quelli destinati alla guarigione che quelli avviati alla terminalità.