Politica

Dall’Ars ok al terzo Collegato, molto rumore per nulla

PALERMO – L’Assemblea regionale siciliana ha finalmente esitato con 32 voti a favore le leggi contenute nei collegati alla Finanziaria e che erano state riunite in un unico documento, riscritto, escludendo quasi tutte le norme di spesa tranne quella che riguarda i precari.

Sala’d’Ercole riaprirà i battenti martedì pomeriggio della prossima settimana, con all’ordine del giorno il dibattito sulla finanza pubblica.

Deluso il Movimento Cinquestelle che ha sottolineato come le vere riforme restino sempre al palo. “Una legge che doveva essere approvata a febbraio – è scritto in una nota del gruppo M5S all’Ars – ha visto finalmente la luce quasi sotto l’albero di Natale. Un bottino pressoché fallimentare per un governo che aveva preannunciato grandi riforme e che alla prova dei fatti non riesce a cavare un ragno dal buco”.

I Cinquestelle hanno ricordato che quest’anno vi sarà una sessione di bilancio infinita perché a breve si dovrà esaminare la prossima finanziaria. “Questo pessimo collegato non rimarrà certo nella storia dell’Ars – hanno aggiunto i deputati – noi abbiamo provato a migliorarlo con una serie di emendamenti approvati dall’Aula”.

In particolare, tra le norme approvate c’è quella sulla tecnologia Blockchain per tracciare i prodotti agroalimentari, l’istituzione di percorsi segnalati e pubblicizzati nell’Isola con apposita cartellonistica, attraverso cui si raggiungeranno i luoghi in cui hanno vissuto gli scrittori siciliani o quelli descritti nelle loro opere in un itinerario che coinvolgerà siti archeologici e cantine sociali, l’enogastronomia, i siti naturalistici e le strutture per l’accoglienza e i relativi servizi.

Nel collegato è stata ridisegnata la composizione del Comitato regionale per la programmazione sportiva, previsto dalla legge 8/78 e per assicurare una partecipazione più ampia ai vari protagonisti del mondo dello sport, chiamati a sedere in questo organismo.

Soddisfazione, invece, è stata espressa da Rossana Cannata, di Fratelli d’Italia, per la approvazione di due emendamenti che riguardano la Promozione del Made in Sicily e sostegno alle famiglie.

La prima prevede che la Regione siciliana promuova accordi quadro con soggetti privati con sede in Sicilia, tra cui catene commerciali e alberghiere, per la promozione e la commercializzazione dei prodotti locali “Made in Sicily”. La seconda dà l’accesso a un plafond e il diritto a un certificato “Family plus” per tutte quelle imprese in primo fila nel sostegno alla famiglia. Via libera anche ad un emendamento che riguarda la stabilizzazione di 5.000 lavoratori Asu.

Salutata con favore dall’Aiop la norma che prevede per i medici ancora non specializzati la possibilità di lavorare nei servizi di guardia medica. “Esprimiamo apprezzamento per la sensibilità dimostrata dal governo e da tutte le forze politiche del Parlamento siciliano – afferma Marco Ferlazzo, presidente di Aiop Sicilia – In un’epoca in cui molti dei nostri giovani sono costretti a emigrare per trovare occupazione altrove, la norma puo’ rappresentare un segnale che aiuta i laureati a restare in Sicilia per lavorare”.

Deluso invece il sindacato Cimo per la esclusione dal collegato dell’emendamento sulla stabilizzazione dei precari che erano rimasti fuori dal processo avviato nel 2018 con il Decreto Madia. Rammarico è stato espresso anche dall’Anaao Assomed Sicilia che in una nota parlano di occasione mancata per un cavillo tecnico. La norma, tornata in commissione di merito all’Ars, dovrà ricominciare il percorso fino alla sua definitiva approvazione in Aula.