Cultura

Un decalogo per rilanciare l’acropoli di Hybla Major

Il direttivo dell’Archeoclub d’Italia propone alcuni strumenti su come valorizzare uno dei “tesori” culturali della sicilia, l’acropoli di Hybla Major a Paternò (in provincia di Catania).

Ecco il decalogo con 10 obiettivi per rilanciare il patrimonio culturale, artistico e storico della città, naturalmente con il sostegno di istituzioni, forse politiche, associazioni e anche comuni cittadini.

Il decalogo per rilanciare l’acropoli di Hybla Major di Paternò

  1. Promuovere la ricerca, la tutela e la valorizzazione del territorio e delle sue risorse storiche e contemporanee.
  2. Realizzare un progetto complessivo di ri-funzionalizzazione del patrimonio cultuale e ambientale, inteso come sistema reticolare. Attraverso il recupero dei contenitori, della mobilità storica, dei siti naturalistici e archeologici disseminati nel territorio.
  3. Fare rientrare i reperti conservati in musei e depositi – tra la Sicilia e il resto del mondo – come gli argenti di Paternò – predisponendo un museo archeologico in città, promuovendo e sostenendo le campagne di scavi sull’Acropoli e nelle sue adiacenze coinvolgendo l’associazionismo culturale per la gestione dei luoghi della cultura e della ricerca.
  4. Rendere accessibile i nodi principali dell’armatura culturale e ambientale attraverso la mobilità pubblica (metro-bus), i corridoi biologici, le piste ciclabili e il trasporto elettrico privato, sostenendo una maggiore connessione con la città metropolitana e puntando sulla rete delle polarità afferenti a: sport, cultura, scuola, parrocchie e natura. Realizzare un progetto turistico integrato, in un’ottica più ampia, all’interno del sistema metropolitano e della Sicilia orientale, direttamente connesso alla mobilità geografica, anche riattivando la ferrovia delle arance a ovest dell’Acropoli.
  5. Costituire un parco urbano sull’acropoli e un eco museo della Fabaria-Francigena per coordinare le azioni di ricerca, tutela e valorizzazione. Rendere fruibili gli acquedotti storici, le Salinelle, le sorgenti e i manufatti puntuali, compreso il patrimonio rurale con le sue masserie, i terrazzamenti agricoli, le stradelle interpoderali e gli impianti idrici storici.
  6. Promuovere le attività artistiche come il teatro classico e contemporaneo, l’opera dei pupi, il cantastorie e la danza, utilizzando gli spazi scenografici dell’Acropoli, i teatri di pietra e e contenitori ad oggi abbandonati.
  7. Realizzare un museo d’arte per raccogliere la produzione dei grandi artisti del passato (Cannavò, D’Inessa, Palumbo, ecc.) e un museo per l’arte sacra. Recuperare il cimitero storico monumentale.
  8. Sostenere le ricerche di studiosi sulla storia della città e promuovere convenzioni con le università per valorizzare le tesi di laurea e di dottorato che si occupano di questo territorio in forma multidisciplinare. Costruire l’archivio storico cittadino dove far confluire ogni sapere.
  9. Promuovere il riconoscimento dell’UNESCO per l’acropoli e la cultura dell’albergo diffuso come modalità ricettiva.
  10. Attribuire all’acropoli la denominazione di Hybla e individuarla come “borgo storico”, utile per partecipare a bandi specifici; Avviare le procedure per la pianificazione generale e specifica del centro storico, ridefinendo il quadro delle conoscenze del piano paesaggistico e le normative in esso contenute. Recuperare il centro storico con priorità ai corridoi della mobilità di accesso ai monumenti e delle processioni sacre e pagane.