Ieri Putin aveva promesso a Draghi che l’Europa avrebbe potuto continuare a pagare il gas in euro. Oggi il dietrofront: firma il decreto che obbliga i “Paesi ostili” a pagare in rubli.
Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto sul pagamento in rubli delle forniture di gas ai cosiddetti ‘Paesi ostili’. Lo ha annunciato lo stesso Putin, esortando i Paesi occidentali ad aprire conti in rubli nelle banche russe per pagare il gas.
“Offriamo alle controparti di tali Paesi (ostili) uno schema chiaro e trasparente: per acquistare gas naturale russo, devono aprire conti in rubli nelle banche russe” a partire da domani, ha detto Putin, avvertendo che “i contratti esistenti per la fornitura di gas saranno interrotti se gli acquirenti provenienti da Paesi ostili non adempiranno ai nuovi termini di pagamento”.
“Se questi pagamenti non avverranno, lo considereremo un default da parte dei compratori, con tutte le conseguenze del caso – ha ammonito il leader russo – Nessuno vende niente gratis e non faremo la carità, i contratti esistenti saranno bloccati”.
In un incontro con il settore dell’aviazione Putin ha poi sottolineato: “Gli Stati Uniti cercano di incolpare noi per i loro errori di politica economica, sono sempre alla ricerca di qualcuno da incolpare, è abbastanza ovvio, lo vediamo”.