Catania

Differenziata, a Catania cumuli di rifiuti “non conformi”

CATANIA – Rifiuti in tutta la città. Cumuli grandi o molto grandi si sono formati in ogni via del centro o quasi, dalla zona di piazza Cavour al corso Italia, dal viale Vittorio veneto a via Renato Imbriani. Nella parte della città dove è in vigore la raccolta dei rifiuti “porta a porta”, nei giorni scorsi, sono comparse vere e proprie montagne di immondizia per la mancata raccolta da parte dell’amministrazione comunale. Che ha stabilito di non tollerare più i furbetti della spazzatura, che non rispettano calendari e materiali da conferire, bollando il sacchetto non idoneo come “rifiuto non conforme” e lasciandolo lì, sulla strada, senza raccoglierlo.

Una scelta che ha indignato molti, che in particolare su Facebook si sono lamentati della condizione in cui si è presentata Catania il primo fine settimana di giugno, ma che l’assessore all’ambiente del Comune etneo, Fabio Cantarella, rivendica fortemente. “Abbiamo deciso che, a partire dal primo giugno, non avremmo più tollerato chi non rispetta il calendario della raccolta o non conferisce il rifiuto differenziato correttamente – spiega il delegato del sindaco Pogliese in materia di Nettezza urbana. Abbiamo deciso di procedere a campione in tutta l’area urbana servita dal porta a porta – continua – non prelevando il rifiuto non conforme. Raccoglierlo, come abbiamo fatto in passato – specifica – per l’amministrazione ha un costo. Per questo abbiamo deciso di dare un segnale: tolleranza zero per chi non rispetta le regole”.

Cantarella sottolinea la volontà di proseguire con i controlli, ma mirati, via per via, partendo dalle zone in cui si sono registrate le maggiori criticità. Fino a oggi, sono state ben 400 le sanzioni elevate ai condomini di fronte i quali è stato scaricato il rifiuto non conforme. “Come in tutte le città d’Italia – sottolinea l’assessore – saranno i capi condomini a verificare chi abbia violato le disposizioni”.

Che, stando ai numeri forniti dall’assessore, sarebbe la stragrande maggioranza: nell’area servita dal “porta a porta”, secondo Cantarella, sarebbe appena il 19 per cento dei cittadini a effettuare correttamente la raccolta e il conferimento. “Chiediamo scusa a chi rispetta il calendario – continua – ma questa operazione è necessaria per far comprendere alla cittadinanza che l’amministrazione non ha più intenzione di tollerare. Se tutti non si mettono in regola non saremo in condizione di abbassare la Tari”.

Come fatto, invece, a Belpasso dove le ottime performance nella raccolta differenziata hanno portato all’azzeramento della tassa sui rifiuti. Lo annuncia il Comune nella propria pagina Facebook. “I cittadini di Belpasso che hanno regolarmente pagato la tassa sui rifiuti, in queste ore stanno ricevendo quella del 2019, ma a costo zero – si legge. Questo è il frutto dell’impegno profuso dai cittadini e dall’amministrazione comunale Belpassese nell’ambito della raccolta differenziata che, lo scorso febbraio, ha decretato Belpasso primo Comune Siciliano sopra i 20 mila abitanti”.

Anche in altri comuni dell’hinterland le percentuali sono schizzate in alto. “I dati al 30 maggio 2020 della raccolta differenziata dei Comuni della Srr Catania Area Metropolitana serviti da Dusty (Mott’Anastasia, Sant’Agata Li Battiati, Gravina di Catania, San Gregorio, San Giovanni La Punta), sono confortanti e lusinghieri, con picchi superiori al 66% – si legge in una nota della ditta di raccolta dei rifiuti. Come nel caso di San Gregorio che, all’avvio dell’appalto, il 2 gennaio 2020, aveva una percentuale del 32% e che con Dusty è arrivata al 66,20%”. Risultati importanti, raggiunti anche attraverso i controlli e le sanzioni.