Palermo

Il vice sindaco Carolina Varchi lascia Palermo: “A Roma con i problemi della Sicilia nel cuore”

Si è tenuta oggi, nella sala interna dei “Giardini del Massimo” in piazza Verdi a Palermo, la conferenza stampa della vice sindaco Carolina Varchi nel corso della quale ha fatto un bilancio politico e ammnistrativo del lavoro svolto in giunta dal suo insediamento a oggi. Alla conferenza stampa ha partecipato anche il sindaco Roberto Lagalla.

Tra gli argomenti trattati non è potuto mancare quello relativo alle sua dimissioni dalla carica di vice sindaco per poter espletare al meglio il suo ruolo di onorevole, eletta in quota Fratelli d’Italia.

Le dimissioni di Carolina Varchi da vicesindaco di Palermo

“Abbiamo dovuto – ha dichiarato Varchi – affrontare un mandato con una situazione economica pregressa preoccupante ma il lavoro fatto in questi 18 mesi, ricordo l’approvazione di 10 documenti economico finanziari, ci ha permesso di recuperare il tempo perduto negli anni dalle precedenti amministrazioni anche grazie el supporto avuto dal Governo nazionale”.

Elencare i risultati raggiunti, che oggi oramai appartengono alla cronaca, può sembrare retorico ma tra questi, vale la pena ricordare la soluzione dell’emergenza dei cimiteri e la conclusione di molte delle opere incompiute dall’amministrazione precedente.

“Tutta la politica palermitana – ha proseguito Varchi – ha sicuramente compreso che dire no, ogni tanto, alle società partecipate può portare a risultati positivi. Tra i risultati positivi ottenuti voglio ricordare il pagamento dei debiti pregressi dell’amministrazione e il riadeguamento del personale in pianta organica. A tal proposito stiamo lavorando alla stabilizzazione di 21 funzionari che, in mancanza di questa scelta, rischino di andare da altre parti”.

Il trasferimento a Roma e il nuovo vicesindaco a Palermo

Diciotto mesi sicuramente non facili, quelli di questa amministrazione che, tra lotte intestine alla compagine di Governo e scontri di merito con le opposizioni, sembra sia riuscita a dare un senso a quello che fu indicato come programma di Governo. “Sono molto orgogliosa – ha proseguito Varchi, facendo un bilancio dopo le dimissioni da vicesindaco di Palermo – dei risultati raggiunti relativamente alla gestione dei beni confiscati alla criminalità organizzata di stampo mafioso e voglio ricordare i 55 immobili, affidatici dall’agenzia nazionale, per adibirli ad uso di attività sociali ma anche per risolvere l’emergenza abitativa”.

Annunciate, inoltre, ufficialmente, le dimissioni di Varchi dalla carica di vice sindaco e come assessore delle diverse deleghe assegnatale. Un addio allo scranno di vice sindaco per Varchi, che va a Roma “con i problemi di Palermo e della Sicilia nel cuore”, e una successione annunciata per Pietro Cannella, attualmente Assessore alla Cultura in quota FdI, al fine di garantire gli accordi pre-elettorali che hanno caratterizzato la vivace competizione elettorale del 2022.

Varchi ha poi passato la parola al sindaco Lagalla ringraziandolo per la fiducia espressa nei suoi confronti e, contestualmente, ha voluto ringraziare tutto il personale del Comune per l’abnegazione e il supporto fornito.

“Ritengo sia – ha dichiarato il sindaco Lagalla – fare una sintesi del qualificato e generoso lavoro svolto dal vice sindaco Varchi in questi diciotto mesi. L’appuntamento di oggi è anche un’occasione per guardarmi alla spalle e vedere il lavoro che in questo anno mezzo abbiamo fatto, lavoro che ci ha permesso di mettere mano alle esigenze reali della cittadinanza anche se molto di quanto fatto è passato in sordina. L’aver recuperato la capacità economica del Comune ci ha permesso quelle problematiche ordinarie che, senza la liquidità necessaria, non sarebbe stato possibile risolvere”.

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Un passaggio delle consegne ufficiali, quindi, questa conferenza stampa e un’inevitabile soddisfazione per quanto realizzato. Dopo il piccolo rimpasto che ha riguardato l’avvicendamento di due Assessorati, quello dell’Ambiente e quello del Turismo, la sostituzione di Varchi ristabilizza la compagine di Governo e ha come secondo obiettivo di sedare i malumori espressi nelle scorse settimane da Forza Italia e Lega. In realtà la possibile nomina come vice sindaco di Cannella apre un nuovo rimpasto che riguarderà non solo l’assessorato alla Cultura ma anche quelli relativi alle deleghe di Varchi e, si mormora a Palazzo, che Fabrizio Ferrandelli, di recente passato dai banchi dell’opposizione a quelli della maggioranza, potrebbe essere uno dei destinatari proprio di una delle deleghe più delicate, quella di assessore al Bilancio.

Non è possibile, come nella migliore tradizione della cronaca politica, concludere con “questo è tutto”, perché, nonostante il sindaco abbia dichiarato “nessun rimpasto in giunta”, la nuova stagione si è appena aperta, i giochi anche se si chiuderanno non saranno tali anche in vista delle imminenti elezioni sia provinciali sia europee, nelle quali tutti i partiti della compagine governativa locale hanno un compito individuale, quello di raccogliere voti non solo per poter eventualmente ridiscutere il proprio ruolo all’interno della maggioranza locale ma, e soprattutto, per poterlo ridiscutere a livello nazionale per poter accedere a pieno titolo alla narrazione del “buon governo”.