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Discriminazione razziale e atti persecutori, 49enne in manette a Messina

La Polizia di Messina ha posto ai domiciliari, su ordine del gip, un uomo di 45 anni per atti persecutori aggravati dalla discriminazione razziale nei confronti di una ragazza e di un giocatore di colore della squadra di Basket Orlandina (Capo d’Orlando), che milita in serie A2. Accuse anche di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale.

Sono stati minacciati, dicono gli investigatori, anche un secondo cestista orlandino, anch’egli di colore, e la sua compagna.

Secondo le indagini coordinate dalla Procura di Patti, l’indagato lo scorso gennaio, attraverso la creazione di falsi profili su social network e tramite post pubblici su profili di altri utenti, “ha perseguitato ossessivamente le sue vittime con continue minacce di morte, nascondendo sempre la propria identità, spingendo la ragazza e i due cestisti a rivolgersi alla Polizia, denunciando i fatti”.

L’uomo avrebbe istigato “anche altri utenti social a commettere atti di violenza per motivi razziali ed etnici nei confronti delle persone di colore, minacciando di morte le quattro vittime provocando loro ansia e paura, costringendole a modificare le proprie abitudini di vita”. “Vi brucerei vivi”, “Muori negro”, “Sono un razzista convinto” sono solo alcune delle frasi minacciose che l’uomo rivolgeva alle sue vittime.