Cronaca

Droga, Catania, nel quartiere Pigno dosi in cambio di merci

In tempi di crisi a causa della pandemia anche la criminalità deve adeguarsi.

Lo hanno constatato i Carabinieri di Catania che hanno arrestato tre persone accusate di gestire una piazza di spaccio nel rione Pigno vendendo cocaina a un gruppo di clienti selezionati che arrivavano anche da Siracusa.

Un giro d’affari che permetteva loro di arrivare a guadagnare fino a trecento euro al giorno. E non soltanto in contanti: chi non aveva i soldi per comprare la droga o era moroso poteva fare ricorso al baratto, utilizzando come merce di scambio materiale da utilizzare o da rivendere.

Gli arrestati sono Salvatore Di Gregorio, di 72 anni, suo figlio Fabio Salvatore, di 35 anni, e un altro loro parente, Angelo Copia, di sessanta.

Dalle indagini del nucleo investigativo dell’Arma, condotte da ottobre 2019 a marzo 2020 e coordinate dalla Procura distrettuale etnea, è emerso che i due Di Gregorio gestivano la piazza di spaccio con l’aiuto di Copia.

E anche il particolare tipo di pagamento accettato: il baratto.

“Per monetizzare rapidamente il frutto delle loro illecite compravendite – si legge in una nota dei Carabinieri – non esitavano a farsi consegnare, dagli acquirenti morosi, materiale da utilizzare o rivendere, come ad esempio attrezzi da lavoro, suppellettili o carburante”.

I due Di Gregorio sono stati condotti in carcere, mentre Copia è stato posto ai domiciliari.