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Elezioni Catania, Trantino parla alla città: “La giunta? Prima vediamo i risultati definitivi”

Riconoscenza per la città, per i partiti della coalizione, per la gente, gli amici, la famiglia. Sono le prime parole pubbliche di un visibilmente stanco ed emozionato Enrico Trantino alla prima conferenza stampa da sindaco di Catania.

Trantino: elezione netta

Una elezione netta, con oltre il sessanta per cento delle preferenze, per l’ex assessore di Salvo Pogliese. Che esordisce parlando del padre Enzo, ex esponente politico e noto avvocato catanese, al quale tributa il primo ringraziamento. Lo aveva fatto già sul profilo Facebook e lo ha rifatto davanti ai giornalisti assiepati nella sala dell’Nh Hotel di piazza Trento. “Come qualcuno mi ricordava, molti attendevano questo momento dal 1972 – esordisce Trantino. Come ho scritto sul mio profilo Fb, parlando della mia prima apparizione da bambino in un podio accanto a mio padre, in quel momento non capivo molto, mi sarò lasciato attrarre dagli sguardi sognanti della popolazione che prendevano dalle labbra di mio padre. Rispetto a quella fase storica, forse abbiamo dovuto rinunciare ad alcune di quelle illusioni. Immaginavamo un futuro più roseo mentre adesso abbiamo una società che ha bisogno di ridurre le distanze e di essere aiutata, di un supporto prima ancora che materiale, morale”.

Le parole del neo sindaco di Catania

Parla alla pancia della città, innanzitutto. A chi gli ha dato fiducia – ben oltre la maggioranza di chi si è recato a votare – ma anche a chi non lo ha fatto. “Mi piacerebbe che questa amministrazione sia caratterizzata da un forte senso di complicità con chi è rimasto indietro” dice ancora, dichiarando la volontà di “agire con senso di equilibrio oltre che con la dovuta moderazione. Sono certo che porremo le basi per ridurre il divario”.

Il dialogo con la città tra le priorità del neo sindaco

Un obiettivo che non può prescindere dal dialogo con tutta la città, ma anche dal superamento del senso di insicurezza che campeggia per le strade di periferie e centro. Un obiettivo che deve passare dal dialogo, dai cantieri del Pnrr, dal recupero della zona industriale, dal decoro. “Il prodotto interno lordo catanese, nel momento in cui si realizzeranno tutti gli investimenti avviati e da avviare, andrà ad aumentare – sottolinea – . Ci saranno più posti di lavoro e l’amministrazione dovrà curarsi dì offrire una zona industriale ancora più attrattiva, andando a risolvere alcune criticità e a quel punto veramente Catania potrà avere quel balzo in avanti che tutti quanti ci attendiamo”.

Trantino: “Nessuno spazio per i toni trionfalistici”

E’ prudente, il neo sindaco, e moderato anche nell’esprimere la propria soddisfazione. “Non ci può essere spazio per toni trionfalistici – prosegue – ma ci vuole tanto senso di responsabilità e in questo senso mi offro alla città perché vi sia con occasione di continuo confronto e di nuovo patto sociale”. Co-progettaulità e co-programmazione le parole chiave dell’amministrazione targata Enrico Trantino, cui spetterà il compito di comporre una squadra di governo che riesca ad accompagnarlo nell’intento non semplice. Una squadra di cui però ancora non si vedono i contorni. “Non ci siamo riuniti – dice riferendosi agli alleati. È naturale che in democrazia prevalga la logica della rappresentanza dei singoli schieramenti. In base ai risultati definitivi si faranno le scelte consequenziali”.

Trantino punta sul dialogo con il governo Meloni

Rifiuti, sicurezza, mobilità, dialogo serrato con il Governo nazionale per risolvere i nodi causati dal dissesto, a cominciare dalla possibilità di assumere da parte del Comune, tra le priorità tracciate da Trantino. Oltre che passare alla narrazione “positiva” di quel che accade. “Mi piacerebbe immaginare una città connessa sotto il profilo della comunicazione, senza pregiudizi. Massacratemi pure – tuona – ma prima fateci mettere all’opera”. E in relazione al dissesto: “Siamo in una condizione sempre critica, non siamo usciti ancora da quell’allarme rosso che è stato lanciato. Siamo con il bilancio stabilmente riequilibrato: se verranno confermati i risultati finanziari che stiamo consolidando dovremmo poter uscire dal dissesto. Ma sono cauto in questo. La nostra fortuna è il dialogo con il governo centrale: ci verrà incontro sicuramente”.