In Francia è tempo di elezioni anticipate: i cittadini sono tornati alle urne per il rinnovo del Parlamento francese, dopo l’annuncio a sorpresa del presidente Macron. Una decisione – quella di restituire il voto alla popolazione ben prima della data prevista – seguita all’exploit di Marine Le Pen e del suo partito di estrema destra Rassemblement National.
I cittadini francesi hanno espresso il proprio voto domenica 30 giugno, dalle 8 alle 20. Come sottolineato dai dati dopo le elezioni, è stato un trionfo per l’Rn di Marine Le Pen, che ottiene il 34% delle preferenze. Adesso, Emmanuel Macron chiede un blocco repubblicano per il secondo turno. A tal proposito, in queste ore una nuova riunione strategica all’Eliseo.
“Ho deciso di restituirvi la scelta del futuro Parlamento attraverso il voto”, ha dichiarato Emmanuel Macron dopo il risultato delle elezioni europee, che ha portato al trionfo le ultradestre non solo in Francia ma anche in altri Paesi come Germania e Austria.
La Francia torna al voto per il rinnovo dell’Assemblea nazionale. Il Parlamento ha 77 seggi e gli elettori sono chiamati a scegliere un candidato della propria circoscrizione. Vince automaticamente chi riesce a ottenere più del 50% dei voti (su almeno il 25% dei cittadini registrati). Se nessun candidato ha la maggioranza assoluta per ottenere il seggio di un distretto, si va al ballottaggio (previsto, nel caso delle elezioni anticipate francesi, per il 7 luglio): possono accedere tutti i candidati con almeno il 12,5% dei voti e in questo caso ottiene il seggio il più votato.
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Il risultato deludente di Macron alle elezioni europee e le conseguenti elezioni anticipate in Francia sono il frutto di un percorso di crisi iniziato ormai da svariati mesi. Proprio i temi che hanno determinato, almeno in parte, l’attuale scenario politico francese, saranno al centro del dibattito elettorale. Si tratta di:
Immagine di repertorio